CASERTA – “Il provvedimento definitivo di confisca di beni nel Lazio per oltre 90 milioni di euro al clan dei casalesi, a così breve distanza dall’operazione di sequestro, rappresenta un risultato straordinario frutto del lavoro sinergico tra la DIA di Napoli e l’autorità giudiziaria”, così l’On. Pina Picierno, membro della Commissione Giustizia della Camera, sulla più grossa confisca di beni alla criminalità organizzata mai eseguita nel Lazio.
“La lotta alla criminalità organizzata – continua – mediante l’aggressione ai patrimoni mafiosi è senza dubbio il mezzo più efficace per indebolire i clan malavitosi e, allo stesso tempo, restituire alla collettività i beni illecitamente sottratti, destinandoli al riutilizzo per finalità sociali”. “Occorre però – conclude la parlamentare democratica – integrare la normativa antimafia, in particolare migliorando la parte che concerne il riutilizzo per fini di utilità sociale dei beni confiscati: penso, per esempio, a misure di sostegno alle imprese economiche confiscate, che versano in gravi difficoltà, all’istituzione di un fondo di rotazione per l’estinzione delle ipoteche che gravano su tali beni – per cui ho già presentato una proposta di legge alla Camera – e a forme di finanziamento per le tante cooperative e associazioni per la legalità per iniziative a carattere economico-sociale sui beni immobili confiscati alla criminalità organizzata”.