Manca poco all’attivazione della nuova Tac dell’ospedale di Piedimonte Matese. E’ stato assicurato ieri mattina al sindaco Vincenzo Cappello, che ha fatto visita alla struttura in qualità di rappresentante del Comitato dei Sindaci della provincia di Caserta che fanno parte dell’Asl Ce, guidato dal direttore sanitario Roberto Capitani.

Il macchinario potrebbe entrare in funziona già dalla prossima settimana, poiché gli ostacoli tecnici che ne impedivano la messa a regime sono stati superati. E’ dallo scorso settembre che la Tac multistrato, dotata di tecnologie all’avanguardia, è rimasta ferma, dopo la sua installazione a luglio presso l’ospedale in sostituzione dei macchinari più vecchi, ormai presenza trentennale del nosocomio. I tempi si sono poi dilatati per due mesi rispetto al previsto, nonostante allo stesso sindaco Cappello i vertici dell’Asl avessero assicurato una maggiore celerità dell’iter di attivazione. Si è arrivati nell’incertezza sino ad oggi, e la causa è stata di ordine tecnico, per problemi relativi alla schermatura alle pareti del locale dov’è posizionato l’apparecchio, problemi che, stando a quanto riferito al primo cittadino di Piedimonte, hanno finalmente trovato soluzione, e dunque nella prossima settimana si prevede la messa in funzione della Tac. Nel frattempo si è cercato di provvedere temporaneamente all’interruzione del servizio di tomografia con una convenzione con la vicina clinica Athena – Villa dei Pini. Si renderà necessario nei prossimi giorni, inoltre, un aggiornamento degli operatori sanitari dell’ospedale in merito all’uso della Tac, viste le caratteristiche nuove e all’avanguardia di cui è dotata. Ci auguriamo – dice il sindaco Vincenzo Cappello, che già visitò l’ospedale il mese scorso – che la questione Tac possa essere risolta nel più breve tempo possibile. Ringrazio il direttore sanitario Capitani per la disponibilità che mi ha dimostrato nel guidarmi a verificare le condizioni della nuova macchina. Ora non dobbiamo permettere che la situazione si aggravi maggiormente lasciando dilatare ancora i tempi, significherebbe senza dubbio prolungare inutilmente i disagi dei cittadini, ma anche della stessa Asl”.

 

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