Piedimonte matese- ITAS Piedimonte Matese: la ditta Guarnieri occupa abusivamente l’azienda di Alife, il dirigente scolastico ha chiesto alla Provincia di intervenire. Ecco la missiva inviata dal dirigente Nicolino Lombardi.
All’Agrario sono tutti fiduciosi ed, ovviamente, non credono alle chiacchiere di paese e cioè che la Provincia toglierà l’azienda di via Fontanelle all’Istituto per darla al comune di Alife e che la ditta Guarnieri continuerà indisturbata ad occupare abusivamente la stessa … e che bisognerebbe aspettarsi questa “punizione” con una delle ultime delibere di questa Giunta provinciale.
Sarebbe davvero grave, e poi perché togliere alla scuola per premiare un’azienda privata o altra amministrazione??
Perché proprio adesso che sta partendo la sperimentazione sulla coltura dei grani antichi e al convitto si sta attuando il teorema del km zero??
E’ fuori discussione, non può essere vero!!
La verità è che in un Istituto Agrario con una azienda agraria e un convitto annessi, niente è più facile da attuare: il convitto consuma ciò che produce l’azienda con vantaggio reciproco, nel senso che l’azienda produce prodotti di qualità per il convitto e il convitto i prodotti dell’azienda li paga consentendo alla stessa di avere un bilancio in attivo.
Già da tempo era stato avviato il discorso con l’olio, ed oggi, alla luce di quello che succede nella terra dei fuochi, l’idea è quella di continuare con altri prodotti.
Difatti, a breve il discorso proseguirà con le uova, con il miele e con tutto quanto si sta piantando in azienda: insalata, patate, cipolle, piselli, fave, zucchine, … e con i grani antichi che sarebbero stati seminati ad Alife e che a giugno sarebbero stati raccolti e trebbiati con le macchine agricole d’epoca dell’Istituto, per essere utilizzati in parte dall’Università di Salerno per ricerche e in parte al convitto per fare la pasta fatta in casa, il pane o la pizza per qualche momento di convivialità.
L’Istituto Tecnico Agrario di Piedimonte Matese nasce con convitto e azienda agraria annessi, in particolare, l’azienda agraria conserva le stesse caratteristiche di qualsiasi altra azienda agraria d’Italia, ha una partita iva, mezzi propri, terreni da coltivare, contabilità separata da quella dell’Istituto, addetti che sono dipendenti dello Stato … ed oltre alla didattica deve fare utili, nel senso che se va in passivo per tre anni consecutivi potrebbe essere chiusa.
Ma torniamo all’azienda di via Fontanelle ad Alfe.
Il dirigente, ha formalizzato una comunicazione alla provincia di Caserta in merito agli avvenimenti di questi ultimi mesi, e francamente si sarebbe aspettato quanto meno una presa di posizione, cosi come avvenuto nei riguardi degli occupanti i due immobili … ma niente … !!!
Questi in sintesi i fatti ed i personaggi:
– l’Istituto Tecnico Agrario di Piedimonte Matese dal 29/11/1977 conduce l’azienda sita in via Fontanelle n. 5 ad Alife, appartenuta all’Istituto Professionale F. Silvestri ed oggi di proprietà della provincia di Caserta, in virtù di un atto di scrittura privata sottoscritto fra i presidi in carica all’epoca;
– alcuni edifici e strutture, seppur pericolanti, fatiscenti e con grosse quantità di amianto, risultano occupate da estranei e contro costoro l’Amministrazione provinciale ha prontamente avviato procedimenti di sfratto;
– parte dei terreni dell’azienda agraria risulta da novembre occupata abusivamente dalla ditta Guarnieri di Alife e contro quest’ultima la Provincia non ha avviato alcun procedimento. (si precisa che la ditta Guarnieri veniva autorizzata annualmente dal dirigente scolastico alla raccolta dell’erbaio e che la medesima, in quest’ultimo anno, ha invece messo a coltura detti terreni non consentendo all’azienda dell’Istituto di rientrarne in possesso).
– quanto sopra detto è stato esposto dal dirigente scolastico al presidente della provincia dott. Zinzi nel corso di un incontro e con comunicazione scritta inviata il 15 febbraio u. s. al dirigente del settore patrimonio, dott. Parretta e per conoscenza al direttore generale ed al presidente della Provincia, rispettivamente i dott.ri Picaro e Zinzi.
La richiesta del dirigente scolastico di essere messo a conoscenza se nei confronti della ditta Guarnieri, che occupa abusivamente circa 15 fertili moggia di detta azienda, l’Amministrazione provinciale ha già provveduto ad avviare, come fatto per le famiglie che occupano gli edifici presenti nell’’azienda, qualche procedimento di sfratto trae origine dalle seguenti motivazioni:
1) richiesta di organico: l’Istituto, come ogni anno, chiederà l’organico per la mansione di addetti all’azienda agraria, che vengono concessi anche in ragione dell’estensione dei fondi gestiti per cui diventa fondamentale sapere se i terreni di via Fontanelle non rientreranno fra quelli disponibili per l’azienda agraria dell’Istituto;
2) in assenza della disponibilità del bene, nella considerazione che l’azienda rientra fra le proprietà della provincia di Caserta, per il futuro l’Istituto dovrà valutare se ritenersi esonerato dal pagamento di bollette di bonifica, irrigazione, IMU, ecc, delle quali finora si è fatto carico;
3) L’Istituto si trova nell’impossibilità di avviare il progetto Grani Antichi, naturale prosecuzione dell’ Esposizione permanente delle macchine storiche agricole e industriali del Sannio, avviato in collaborazione con l’Università di Salerno e che avrebbe visto la messa in coltura su detti terreni di varietà antiche di grano e segale.
C’è da dire, che a dispetto del terremoto, delle avide aspettative di tornaconto personale di chi ha occupato i terreni e della lentezza della macchina provinciale nel prender i dovuti provvedimenti, le iscrizioni hanno dato merito allo storico Istituto e tutti attendono fiduciosi la restituzione dei terreni.
Il dirigente scolastico
Nicolino Lombardi