Piedimonte Matese – Il cosiddetto macello nuovo diventerà impianto di trattamento di rifiuti non pericolosi. Via libera all’autorizzazione paesaggistica. Incompleto, abbandonato , adibito da alcuni mesi ad area di deposito temporaneo di ingombranti, specie di matrice elettrica/elettronica quello che non è mai diventato un impianto produttivo per la macellazione (problemi di sovradimensionamento) sarà trasformato in una struttura funzionale al recupero di quelle tipologie di rifiuti classificati come non pericolosi. La “nuova” vita dello stabile è iniziata pochi anni fa quanto l’amministrazione Cappello ne ha modificato la destinazione d’uso in modo da favorire lo sfruttamento anche per usi latamente industriali vista la impossibilità di essere adibito alla destinazione originaria. Ma il vero punto di svolta è arrivato con l’aggiudicazione del parcheggio interrato : lì la giunta Cappello decise di monetizzare la stima dell’immobile in modo da metterlo sul mercato.Fu così che il bene comunale entrò a far parte dell’offerta presentata dalla Termotetti già affidataria del primo blocco di lavori del cantiere di piazza De Benedictis seguito da un prolungato fermo e poi ripresa per il completamento del pacchetto “piazza- parcheggio- spazi oratoriali”. Una volta acquisito l’impreso del gruppo-arcipelago Termotetti sas ha iniziato il nuovo percorso d’uso come area di stoccaggio in via provvisoria ed in prospettiva come impianto produttivo sempre nel campo della gestione dei rifiuti in cui l’impresa matesina opera con una divisione operativa ad hoc. E’ di pochi fa il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica del progetto dell’area che risulta in uno stato di totale abbandono. L’intervento in progetto prevede “ la realizzazione di tre macrointerventi da intendersi così strutturati: Realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti non pericolosi con uffici, nella porzione sud-est dell’ambito di intervento; Allestimento del centro di raccolta comunale con uffici, nella porzione sud-ovest dell’ambito di intervento; Area autopoarco per la sosta ed il lavaggio di automezzi.Nel complesso, quindi, le opere in progetto- si legge nel provvedimento- si configurano Nel complesso, quindi, le opere in progetto si configurano certamente come necessario adeguamento igienico-funzionale, ma nello specifico sono classificabili come ristrutturazione edilizia e cambio di destinazione d’uso funzionale di un immobile già adibito ad uso industriale con il fine di stallare le citate attività produttive nell’ambito del trattamento rifiuti”

Michele Martuscelli

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