Piedimonte Matese – Chissà se lo avrebbe immaginato (optiamo per la soluzione affermativa ovviamente per la consapevolezza dei rischi) il rompicapo in cui si sarebbe cacciato il sindaco di Piedimonte Matese , Vincenzo Cappello quando ha deciso di “rivoluzionare” la giunta. Una ri-costruzione dell’organigramma che coltiva –a quanto pare da tempo specie dallo strappo consumato con le dimissioni dell’ex assessore al bilancio Corrado Pisani. Di rompicapo ,appunto, una sorta di cubo di rubick(girare i lati per farli combaciare) applicato alla politica locale con la decisione di azzerare l’esecutivo per modifiche lo statuto comunale e consentire l’ingresso nella stanza dei bottoni del potere femminile con il ricorso a figure esterne al consiglio comunale. Ma ci vorrà tempo come già sottolineammo : una volta approvate le modifiche dovranno essere pubblicate sul bollettino ufficiale . Nel frattempo le incombenze che incombono – data la stagione delicata tra opere pubbliche, affari straordinari etc- il sindaco Cappello ha colmato il vuoto provvisorio con la nomina di una giunta –pocket , una mini-giunta a tre mentre l’iter procedurale prosegue per l’inserimento delle quote rose ed il confronto non facile all’interno della colazione- maggioranza di governo – quella Piedimonte Democratica- che è una sorta di proiezione istituzionale del locale partito alle prese con una ancor più delicata fase dopo l’arresto e la sospensione del segretario politico, Domenico Ferraiuolo, in seguito ai fatti e presunti illeciti dell’ospedale casertano in relazione agli affidamenti diretti(a dirigere , meglio traghettare la sezione un ufficio di segreteria) . Un esecutivo di natura provvisoria con la nomina di Costantino Leuci, ex vicesindaco ed Attilio Costarella in attesa delle prossime mosse : la nomina, eventuale di altre tre assessori( quasi sicuramente due donne) ed il terzo scelto tra gli uscenti( Catarcio e Iannotta) o i consiglieri ai quali, comunque, il sindaco vorrà- per ragioni di equilibrio ed equità- attribuire incarichi e deleghe operativi al di fuori della loro appartenenza o meno alla giunta . Ma il passaggio è complicato anche per la scelta delle donne( la giunta rimane ancorata al principio della intangibilità ed invarianza del principio di rinuncia alle indennità di carica) . Questione di tempo quindi ma il sindaco ripete spesso un criterio a base della scelta :” occorre prestare molto tempo alla gestione del comune”. Ecco perché prende tempo al di là dei tempi tecnici connessi alle modifiche dello statuto ed ai nuovi margini di manovra. La neo giunta a tre ha approvato il progetto relativo allo schema di partenariato relativi alla partecipazione al bando Itinerari emanato dalla Regione Campania.
Michele Martuscelli