Piedimonte Matese- Si ritorna alla sede storia della “Ventriglia”, da alcuni anni sede dell’omonimo istituto comprensivo, a ritmo di festa nel quartiere Vallata come quando si festeggia una rinascita con l’inaugurazione dello stabile ristrutturato dopo quasi 5 anni di chiusura . E di “rifondazione” si può parlare dopo i lavori di messa in sicurezza sismica finanziati dal dipartimento di protezione civile nel 2012. Passeggiando per via Coppola rimane in silenzio- tranne le rondini in volo- l’ex abbazia dei celestini che ha ospitato le classi per il tempo necessario agli interventi di adeguamento. Una storia didattica e sociale che rifiorisce: entrando, nel corridoio, sono state allestiti banchi con coppe e targhe(anche striscioni con “BENVENUTI”) a significare quello che si è fatto per poi dopo la rampa di scale, trovare un manufatto a forma di libro con scritto “ Dare di più a chi ha di meno”. Ad interpretare il senso di comunità( è quiche si celebra la festa del “Catuozzo” per le radici nella cultura boschiva ) è stato il reggente, Diamante Marotta, ad avvio della cerimonia di inaugurazione “questa è terra sana, di gente perbene e di lavoratori sollecitando le famiglie a stare vicino alla comunità scolastica (“ora l’edificio è più sicuro”) sottolineando la presenza di bravi docenti. Ma a registrare il clima di fermento del quartiere è stato il vescovo della diocesi di Alife e Caiazzo, Valentino Di Cerbo ( da poco si è concluso la festa della madonna della libera in un clima di animazione e partecipazione pastorale) . “ Nel corso del ministero episcopale ho avuto modo di riaprire la Chiesa parrocchiale e questo edifico scolastico , che sono luoghi di umanità e di crescita” ha detto Di Cerbo, leggendo un passo del vangelo di Luca sull’essere luce e sale, per illuminare e dare sapore alla vita sociale, provvedendo al rito di benedizione della scuola ristrutturata. Doppiamente emozionata l’assessore regionale al lavoro, Sonia Palmeri, cresciuta nel quartiere ed ex allieva della scuola e per il ruolo della regione :” si riscrive una pagina positiva per questa scuola e per il quartiere. Citando i provvedimenti di accelerazione della spesa ha spiegato il metodo della regione : “dal giorno del giorno insediamento abbiamo deciso di chiudere i progetti incompiuti ” ha dichiarato ribadendo- come in altre occasioni- la vicinanza al territorio ed alle amministrazioni. Un bocca al lupo alla comunità scolastica è stato dato dal sindaco Luigi di Lorenzo unendosi e condividendo la felicità del quartiere : dopo anni di sofferenza mi corre l’obbligo di ringraziare che ci ha preceduto ( giunte Cappello ndr) per il risultato raggiunto ribadendo la vicinanza della regione e la costante presenza della Palmeri ( assente il consigliere Alfonso Piscitelli annunciato nel manifesto ndr). “Sposo in pieno le parole dell’assessore Palmeri – da detto la consigliere delegato all’istruzione, Pasqualina Masella e sul metodo seguito di “ una novità con fondi diretti ai dirigenti” per alcuni i lavori di messa in sicurezza per le scuole . Noi busseremo ancora” ha proseguito la delegata comunale, rivendicando l’attività svolta nel corso del periodo estive per realizzare il passaggio logistico dall’ex sede dell’abbazia allo stabile confinante con l’ufficio postale . “Adesso c’è da mettere mano al nuovo assetto dei plessi, cosa che andava fatto prima” ha aggiuntala Masella sollevando la questione della chiusura dell’Agrario. In merito vi è stato l’annuncio sia del sindaco che dell’assessore Palmeri circa il finanziamento del recupero della sede storica dell’agrario “Scorciarini Coppola”. Il reggente scolastico Marotta ha chiesto vicinanza ma anche comprensione alle famiglie per la risoluzione di alcuni problemi gestionali come la mancanza di alcuni docenti di sostegno. Alla fine il clima di festa si è sciolto non solo con il lancio di alcuni palloncini ma anche nelle note dell’orchestra della “Ventriglia” con alcuni giovani richiamati e altri ancora frequentanti la scuola che si è fatta spazio anche per l’ndirizzo musicale attivato negli anni scorso con i tre inni , quello nazionale, europeo e quello della scuola. L’orgoglio riprende fiato.
Michele Martuscelli