Piedimonte Matese- Il classico corto circuito: la regione(ed i comuni associati)   non paga l’ambito dei servizi sociali, costretto a citare l’ente regionale ed il comune capofila costretto a difendersi di fronte ad una giusta causa intentata da un’operatrice osa  per il mancato pagamento di alcune mensilità arretrate(3 relative al 2013). La decisione di affidare un incarico legale per resistere ad un decreto ingiuntivo rilasciato dal giudice civile  è stata presa  nella seduta del 21 luglio. Pochi giorni  prima,il 14 luglio, l’esecutivo guidata dal sindaco  del comune capofila dell’ambito C4, ha formalizzato ben altra iniziativa   conferendo un mandato legale  contro la regione inadempiente( non sono bastate le sollecitazioni  già nei mesi scorsi all’ex governo Caldoro  e gli appelli anche alla prefettura per una attiva intermediazione).Nella delibera in questione, in cui sono dettagliate le somme avanzate di cui è creditore l’ambito intercomunale, si  fa riferimento ad una cifra  consistente : 1.246.000 per il C4, di cui  651.000 per l’ambito C6 prima della unificazione dei due ambiti, ripartiti nelle varie misure di assistenza che  ancora  non hanno avuto l’erogazione dei fondi.  “La Regione Campania- è scritto nell’atto deliberativa di nomina del legale-  nonostante abbia ricevuto da tempo le suddette risorse FNA e FNPS dal Ministero, ad oggi non ha provveduto ad effettuare le liquidazioni; Che tali risorse sono destinate al pagamento di servizi sociali e socio-sanitari integrati già resi nel corso degli anni 2011, 2012, 2013 e 2014 da parte di operatori e Cooperative che hanno maturato crediti certi, liquidi e esigibili nei confronti del Comune di Piedimonte Matese, capofila dell’Ambito ex C6 e del nuovo Ambito C4 ;Che a causa della mancata liquidazione delle risorse da parte della Regione Campania, il Comune di Piedimonte Matese ha accumulato ritardi di circa 15 mesi nella liquidazione dei corrispettivi maturati dagli operatori e dalle Cooperative ed è allo stato esposto a procedure esecutive con pagamento di interessi e spese legali..”. Il decreto ingiuntivo attivo è una minima parte ma altre azioni giudiziarie  potrebbero seguire a questa vertenza. E il corto circuito  si allungherebbe. Un serio banco di prova anche per il nuovo governatore che proprio  in materia di servizi sociali ha adottato uno dei primi atti- quelli sulla disabilità- che s è stato reinserito nella seduta del consiglio regionale dopo lo scivolone della precedente riunione.

Michele Martuscelli

“La Regione Campania- è scritto nell’atto deliberativa di nomina del legale-  nonostante abbia ricevuto da tempo le suddette risorse FNA e FNPS dal Ministero, ad oggi non ha provveduto ad effettuare le liquidazioni; Che tali risorse sono destinate al pagamento di servizi sociali e socio-sanitari integrati già resi nel corso degli anni 2011, 2012, 2013 e 2014 da parte di operatori e Cooperative che hanno maturato crediti certi, liquidi e esigibili nei confronti del Comune di Piedimonte Matese, capofila dell’Ambito ex C6 e del nuovo Ambito C4 ;Che a causa della mancata liquidazione delle risorse da parte della Regione Campania, il Comune di Piedimonte Matese ha accumulato ritardi di circa 15 mesi nella liquidazione dei corrispettivi maturati dagli operatori e dalle Cooperative ed è allo stato esposto a procedure esecutive con pagamento di interessi e spese legali..”. Il decreto ingiuntivo attivo è una minima parte ma altre azioni giudiziarie  potrebbero seguire a questa vertenza. E il corto circuito  si allungherebbe. Un serio banco di prova anche per il nuovo governatore che proprio  in materia di servizi sociali ha adottato uno dei primi atti- quelli sulla disabilità- che s è stato reinserito nella seduta del consiglio regionale dopo lo scivolone della precedente riunione.

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