“La manifestazione di ieri non è solo una protesta pacifica contro lo sproporzionato e ingiustificato aumento della Tares a fronte di servizi sempre più inefficienti. Nonostante le roboanti promesse fatte in campagna elettorale. La manifestazione di ieri è soprattutto l’esplosione di una rabbia accumulata in tutti questi mesi dai concittadini contro la sua arroganza, il suo menefreghismo. Contro le sue continue falsità, bugie ed attacchi gratuiti alle singole persone”. Così l’ex sindaco di Pignataro Maggiore commenta quanto accaduto ieri nella cittadina dell’agro caleno dove una manifestazione contro l’aumento della Tares si è conclusa con l’occupazione del comune a oltranza fino a quando il sindaco Cuccaro non ha accettato di incontrare una delegazione.
“Dopo 3 anni – continua Magliocca – Cuccaro paga i tanti mancati saluti a concittadini che incontrava per strada faccia a faccia nella presunzione che deve essere sempre il suddito a dover salutare il monarca. Paga le tante volte che, con fare insopportabile, ha risposto a poveri e giovani disoccupati in cerca di lavoro che il comune non è un ufficio di collocamento. Non capendo, invece, che a volte, un sindaco deve anche saper solo ascoltare. Cuccaro paga le tante volte in cui ha detto a cittadini, dipendenti, sostenitori e amici: “stai zitto tu non capisvi niente”. Cuccaro paga la colpa di essersi circondato di mistificatori nella speranza che in questo modo non potessero essere scoperti i suoi scheletri nell’armadio. Dopo la storica manifestazione di ieri, dove spontaneamente un popolo si è riunito, senza strumentalizzazioni, una persona intellettualmente onesta, una maggioranza che ama il proprio paese, prenderebbe atto di tutto cio, di questo fallimento, e si dimetterebbe immediatamente”.