Dragoni- “Gli accertamenti stati incompleti per cui l’ordinanza che ha disposto la chiusura del ponte(gennaio 2015) è illegittima”. Il comitato Pro-Ponte annuncia nuove iniziative (legali e tecniche davanti al genio civile) ma, intanto, fa le pulci e stronca l’attività tecnico- amministrativa condotta dall’amministrazione provinciale sulla problematica del ponte Margherita .Lo fa nell’ambito di una conferenza stampa, indetta dal presidente Pino Della Rossa, in cui ha fatto il punto della questione. “Avevamo il dovere di fare chiarezza anche con questo incontro con gli organi di informazione e di dire quello che vogliamo fare per denunciare una situazione da tempo insopportabile per tanti cittadini tanti operatori economici di queste comunità – ha detto il presidente Della Rossa. Un aggiornamento affidato a due piani quello tecnico-normativo e quello giuridico-legale, rispettivamente tramite la consulenza dell’architetto Alfredo Di Pinto e giuridica con l’avvocato Giuseppe Pannone, non senza contestare la posizione di “prolungata chiusura al dialogo della provincia” con rifermento anche a due incontri promossi dalla regione con le audizioni alla settima commissione . Vediamo sul piano tecnico: Chiusura illegittima –a detta del comitato- per aver fatto ricorso solo a verifiche di prove dei materiali e “solo successivamente, a ponte chiuso, ad approfondire lo studio ingegneristico che ne aveva giustificato la chiusura con nuove indagini sui materiali. Ciò evidenzia come lo stesso fosse incompleto e carente. Incompletezza che persiste rispetto alla finalità dello studio stesso”. Altro rilievo è quello di non aver osservato una circolare in tema di opere strategiche con l’esame di tecnici esterni, terzi rispetto alla valutazione fatta dai tecnici incaricati .

Michele Martuscelli

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