Dragoni/Caserta- “Invitiamo i nostri rappresentanti in seno al Consiglio provinciale a vigilare per operare le scelte più giuste”. E’ la sollecitazione dei responsabili PD Alto Casertano in merito agli ultimi sviluppi della vicenda tormentata del Ponte Margherita. “Dopo il silenzio degli ultimi mesi- dice la nota” da parte della Provincia di Caserta ed in particolare del Presidente f.f. sulla questione del Ponte Margherita, nella giornata di ieri, la stessa, è torna prepotentemente alla ribalta delle cronache provinciali. Nello stesso giorno in cui il Genio Civile di Caserta ha chiesto integrazioni alla Provincia per il progetto di messa in sicurezza (non sufficiente a risolvere il problema, come ampiamente chiarito dai tecnici della società 4 Emme) lo stesso Ente con solerzia, ha dovuto chiarire la propria posizione circa l’incredibile sequestro da parte dei Carabinieri, dell’autocarro inviato sul posto di proprietà della società incaricata per la chiusura definitiva dello snodo viario che fino ad oggi è risultato comunque, contro ogni logica rispetto alle scelte intraprese, transitabile. Ancora dispendio di denaro pubblico – dichiarano dal Partito Democratico – è per questo che chiediamo un approfondimento da parte dei nostri Consiglieri provinciali visto che sono stati impegnati ulteriori dieci mila euro di fondi pubblici per una storia che ha superato ogni immaginazione e sembra purtroppo senza fine. Apprendiamo della collaborazione data al Genio Civile – continuano – ne prendiamo atto, ma a questo punto chiediamo che su tale dinamica a parlare siano i documenti ufficiali ed è anche per questo che invitiamo i nostri rappresentanti in seno al Consiglio provinciale a vigilare per operare le scelte più giuste nei confronti della nostra comunità; non ci fidiamo delle parole di un Presidente f.f. che molto probabilmente dovrebbe solo indire le nuove elezioni ed invece si comporta da legale rappresentante dell’Ente. L’esito delle prove di carico è noto ai più – concludono dal Partito Democratico – così come l’inutilità dei lavori come progettati in quanto non risolverebbero definitivamente la questione; caro Lavornia, ne prenda definitivamente atto e utilizzi, prima di una revoca, quei fondi, per una messa in sicurezza che tenga conto dei correttivi della società 4 Emme, il tutto senza la chiusura totale di un ponte che ha creato una situazione drammatica per tutta la popolazione.

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