CASTEL VOLTURNO – Si è tenuta presso la Terza Commissione per le Attività Produttive della Regione Campania l’audizione richiesta e promossa dal Consigliere Regionale On. Angelo Consoli, relativamente alla problematica del porto di Castel Volturno. Sono stati presenti i rappresentanti di tutte le Organizzazioni interessate alla vicenda.
E’ stata un’utilissima audizione, – afferma il consigliere centrista – che ha contribuito a risvegliare l’interesse della politica alla questione del porto di Castel Volturno e dell’importanza di tale insediamento per tutto il litorale domitio, inoltre ha avvicinato a tale problematica la pubblica opinione rendendola sensibile e compartecipe dell’esigenza di un porto turistico che da solo rappresenterebbe possibilità occupazionali per circa mille addetti oltre al rilancio di tutte le attività produttive collegate al porto. Il Consigliere Consoli ha evidenziato l’incomprensibilità degli enormi e non giustificabili ritardi circa l’affidamento dei lavori affacciando l’ipotesi anche di una sostituzione della ditta affidataria dell’esecuzione dell’opera, se questa fosse manifestamente impossibilitata ad iniziare i lavori. L’accento più urgente – sottolinea Consoli – lo ha puntualizzato sulla necessità inderogabile di riaprire la Darsena di San Bartolomeo alla fruizione dei pescatori e dei diportisti nelle more dell’inizio dei lavori del porto. L’assurdità della chiusura della darsena che ha di fatto azzerato tutte le attività produttive collegate al porto, creando in tal modo un disastro ed un arretramento economico gravissimi, oltre ad un ulteriore degrado della zona consegnata allo stato di abbandono, sta nelle motivazioni per le quali la darsena è chiusa, infatti risulta dagli atti in mio possesso che la stessa è intervenuta a seguito di un’ordinanza dell’Ufficio Circondariale marittimo del Porto di Pozzuoli, in quanto non esistevano le condizioni minime di sicurezza e per tanto veniva vietato lo stazionamento e l’ormeggio dei mezzi nautici nella Darsena di San Bartolomeo ad eccezione dei natanti appartenenti alle Forze di Polizia e dalle unità da pesca, a condizione, per queste ultime che vengano osservate alcune condizioni. Va detto che la quantificazione della spesa per la messa in sicurezza del suddetto approdo è stata calcolata dal Comune di Castel Volurno per una somma di circa trentamila euro. Se si considera che sia la Lega Navale Italiana che la Cooperativa degli ormeggiatori si sono dichiarate disponibili ad anticipare il versamento delle somme necessarie al ripristino. Non si capisce come mai a tutt’oggi venga ignorata la possibilità di riaprire l’approdo di San Bartolomeo recuperando, alla vita ed alla prosperità questo insediamento di vitale importanza. Nei prossimi giorni – conclude Consoli – avrò premura di interessare il Prefetto di Caserta, Il Presidente della Provincia, Il Presidente della Giunta Regionale, nonché il Commissario del comune di Castel Volturno, per chiedere un fattivo interessamento per quanto di loro competenza, affinché in tempi brevissimi, data la stagione estiva la Darsena di San Bartolomeo possa essere restituita alla funzione di un unico porto per un braccio di mare di decine e decine di chilometri.