CASERTA – Precariato giovanile ma anche sostegno ai fuoriusciti dal mercato del lavoro, a quell’esercito di ex dipendenti in età matura, cioè, che vivono situazioni di disagio a causa di crisi aziendali o licenziamenti. Si è incentrato su questi temi l’intervento del Segretario provinciale del Pd di Caserta, Dario Abbate, intervenuto al convegno dal tema “Diventare un paese per giovani e vincere la vita precaria” organizzato dall’associazione “TrecentoSessanta” di Caserta presso la Biblioteca del Dipartimento di Matematica della SUN in Via Vivaldi.

“Il precariato è un tema chiave per il nostro Paese ed un tema da sempre al centro delle nostre discussioni. Nel dibattito moderno tra chi crede in una società che deve adattarsi alla precarietà ed alla flessibilità di un mondo globale e chi imputa ai giovani l’incapacità di adattarsi alle esigenze nuove della società, io credo- dichiara Abbate- che il punto di partenza sia un altro, vale a dire il grave fattore discriminante tra chi vive una situazione lavorativa precaria e chi invece conta su una stabilità d’impiego. Occorre ripartire e ripensare alla condizione di chi è sottoposto ad una costante mortificazione esistenziale che va ben al di là delle sane aspettative lavorative. Mi riferisco all’impossibilità, per i precari, di costruire solide basi per il loro futuro a partire dai più elementari desideri di una vita normale: dalla casa alla famiglia. Per questo ritengo occorra ripensare alle regole previste in tema di lavoro non tradizionale, non possiamo consentire che in una società moderna vi siano lavoratori sottoposto ad una penosa sottomissione dovuta ad una condizione di lavoro non definita. E se è vero che il mondo del lavoro è in continua trasformazione, è anche vero che le ripercussioni non possono ripercuotersi in senso negativo sempre sui lavoratori. E se la parola d’ordine del mercato è “ristrutturazione”, quella per i lavoratori deve essere “tutela dei diritti La politica- avverte Abbate- ha esattamente questo compito: fornire sostegno e dare risposte a chi vive in una condizione di difficoltà spesso anche per una serie di leggi che non ne hanno saputo tutelare il futuro. E’ improponibile pensare ad una società dove un esercito di 40enni lotta per il proprio destino, dove i lavoratori scendono in piazza per vedersi riconosciuti i propri diritti e per vedere garantiti gli impegni. E Caserta, con le sue aree di crisi (dalla Ixfin alla Firema, solo per citare gli ultimi casi) ha la necessità di farsi portavoce di questo cambiamento. E’ necessario attivare ogni intervento possibile, nei vari livelli istituzionali, per dare un segnale forte della presenza del partito al fianco dei lavoratori attraverso percorsi di re-inserimento lavorativo di queste persone in età matura, che tengano conto delle pregresse esperienze lavorative coniugandole a innovativi corso di aggiornamento professionale”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui