La Camera dei Deputati, con voto reso nella seduta di ieri, ha approvato l’odg con prima firmataria l’On. Camilla Sgambato e sottoscritto anche dai parlamentari del Pd Carloni, Manfredi, Tartaglione e Tino Iannuzzi, che impegna il Governo Renzi ad intervenire in favore delle Province e, nello specifico, dell’Amministrazione provinciale di Caserta che ha dichiarato il dissesto finanziario e versa attualmente in gravi condizioni economiche per i tagli statali dei fondi e la richiesta di contributi da versare nelle casse dell’Erario. “Abbiamo compiuto un primo passo in avanti che fa ben sperare, soprattutto in vista delle imminenti scadenze che devono vedere assolutamente assicurato il diritto allo studio ai tanti studenti casertani affinché possano iniziare l’anno scolastico in strutture idonee e accoglienti, sicure e fruibili per il normale svolgimento delle attività didattiche per l’intero corso di studi. L’impegno di tutti, senza distinzione di colore politico e di appartenenza partitica, ora deve essere teso al raggiungimento del risultato finale del pieno ripristino della funzionalità della Provincia e della sua agibilità amministrativa ed operativa. Solo dopo potremo lavorare per superare in maniera definitiva lo stato di emergenza della Provincia e consentire alla stessa di uscire dall’incertezza normativa, nelle more del referendum istituzionale”, dichiara Sgambato. Qui di seguito, il testo integrale dell’ordine del giorno approvato ieri nell’aula di Montecitorio: “La Camera, premesso che: l’articolo 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190, al comma 418, quarto periodo, esonera le province che abbiano dichiarato lo stato di dissesto finanziario entro il 15 ottobre 2014 dal versamento al bilancio dello Stato dei risparmi conseguenti agli obblighi di contenimento della spesa, imposti in misura crescente per il triennio 2015-2017; fermo restando il versamento del contributo richiesto per il 2015, a partire dall’esercizio 2016, alle Province dissestate non dovrebbero essere richiesti ulteriori oneri, i importi dovranno essere quantificati, per il 2016 e 2017, e cioè per gli esercizi in cui deve essere garantito il riequilibrio, poiché tale imposizione non solo comporta il peggioramento dei fattori di criticità che hanno dato origine allo stato di dissesto, ma elimina anche qualsiasi margine di intervento per garantire gli equilibri finanziari e, quindi, il perdurante esercizio delle funzioni e dei servizi a tali enti demandati, compromettendo, in via definitiva, ogni possibilità di risanamento e recupero dell’ordinaria funzionalità; rappresenta un’evidente disparità di trattamento e di violazione del principio di uguaglianza la mancata previsione della medesima esenzione relativamente all’anno 2016, anche per gli enti che abbiano dichiarato lo stato di dissesto entro l’esercizio 2015; particolarmente oneroso, inoltre, appare il contributo richiesto alla Provincia di Caserta, che per l’esercizio 2015 è di un’entità tale (euro 31.273.307,73) da risultare palesemente irrazionale ed ingiusto se confrontato, in ambito nazionale, a quello posto in capo agli altri enti; in assenza di interventi legislativi la Provincia si vedrà costretta a chiudere strade e scuole, e a non esercitare le altre funzioni essenziali ad essa affidate, con la lesione di diritti costituzionali dei cittadini; la generalità delle attività dell’Ente ha subito una battuta d’arresto data l’impossibilità di assicurare copertura finanziaria a qualsivoglia ulteriore spesa, con la conseguenza che non possono essere sostenute neanche le spese necessarie (quali, ad esempio, il finanziamento della copertura assicurativa del parco auto e del patrimonio provinciale) e che lo stesso Ministero dell’Interno ha certificato come inderogabili, esponendo l’Ente al rischio di seri danni, in un circolo vizioso che ne aggrava ulteriormente la situazione finanziaria; nella situazione appena prospettata, all’Ente non è data alcuna possibilità di risanamento, considerato che, allo stato, una ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato comporterebbe un disavanzo di oltre 40 milioni di euro; uno squilibrio di siffatta portata, destinato ad aggravarsi in misura esponenziale nel prossimo esercizio, per effetto dell’incremento del contributo sopra indicato, compromette in maniera irreversibile ed irrimediabile le sorti di questo Ente: è di palmare evidenza, infatti, che neppure provvedimenti estremi, quali, per assurdo, l’azzeramento della spesa del personale o il mancato versamento degli oneri derivanti da indebitamento, potrebbero consentire l’assolvimento delle funzioni istituzionali indispensabili, impegna il Governo: a valutare l’opportunità di salvaguardare la parità di trattamento tra quegli enti che la legge 190/2014 ha esonerato dal versamento del contributo totale di cui al comma 418 dell’articolo 1, in quanto in stato di dissesto finanziario dichiarato entro il 15 ottobre 2014; a valutare l’opportunità di assicurare l’azzeramento totale del contributo complessivo per il 2016, che pur se fondato su criteri in parte riformati rispetto al 2015, conduce al paradossale risultato che le risorse disponibili nel bilancio della Provincia di Caserta siano largamente insufficienti alla copertura delle spese inderogabili; a valutare l’opportunità di rivedere la riduzione della spesa corrente che ciascun ente deve conseguire per l’anno 2016 ai sensi del comma 418 dell’articolo 1 della legge 190 del 2014. 9/3926-A-R/89 Sgambato, Carloni, Manfredi, Tartaglione, Tino Iannuzzi”.