CASERTA – La Provincia di Caserta, congiuntamente alla Cgil, alla Cisl e a Confindustria, ha fatto richiesta alla Regione Campania affinché decreti il Casertano “area di crisi complessa”: l’azione consentirà di accedere a fondi particolari e di rivisitare gli strumenti a disposizione sul territorio.

E’ questo l’esito del tavolo sulla crisi industriale riunitosi questa mattina nella Sala Giunta della Provincia a corso Trieste cui hanno preso parte il presidente Domenico Zinzi, il direttore generale dell’Ente Raffaele Picaro, l’assessore provinciale alle Attività Produttive Carlo Puoti, il presidente di Confindustria Caserta Antonio Della Gatta e i segretari provinciali di Cgil e Cisl Camilla Bernabei e Carmine Crisci. “Il particolare momento di crisi che attraversa il Paese non risparmia la Provincia di Caserta, ma questo non deve fermare le attività messe in campo” ha affermato Zinzi. Per Della Gatta, “l’attività di recupero del territorio che sta ponendo in essere la Provincia di Caserta costituisce un’ottima base di partenza che consente di ragionare in termini di sviluppo e lavoro. Su questo non faremo mai mancare il nostro consenso”. “E la strada giusta da percorrere – ha dichiarato il segretario Bernabei – perché porta al recupero degli investimenti per il territorio, soprattutto quelli provenienti dall’esterno”. Per il numero uno della Cisl Crisci “occorre una relazione sull’attuale stato di salute in cui versano le attività presenti nel Casertano per individuare ciò che serve a ciascuna di esse per poi indicare quali strumenti mettere a disposizione”.

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