E’ visibilmente soddisfatto per la sentenza favorevole del Tar della Campania sul ricorso contro il Puc di Orta di Atella presentato da due cittadini e da cinque consiglieri di opposizione della precedente amministrazione. Ai microfoni di Campania l’ingegnere Claudio Valentino commenta la decisione dei giudici amministrativi e si sofferma sugli strumenti contenuti nello strumento urbanistico e indica la strada per “sfruttarli” al meglio evitando i “guasti” del passato. L’estensore del Puc precisa innanzitutto che si è svolto di un “lavoro di squadra” e sottolinea che il Piano è sempre stato in vigore dal momento della sua pubblicazione sul Burc. “Il Tar – osserva Valentino – ha stabilito in modo inequivocabile la piena legittimità del Puc sotto il profilo tecnico, quindi nei contenuti, e sotto l’aspetto burocratico”. Di fronte all’urbanizzazione selvaggia degli anni scorsi il lavoro dell’ingegnere, come lui stesso spiega, è stato ostico non solo dal punto di vista tecnico ma anche, e forse soprattutto, per le difficoltà nell’interpretazione normativa rispetto a una situazione “anomala”. E proprio per questo, dopo il via libera del Tar, il Puc ortese potrebbe “fare scuola”. “Si può certamente parlare di un Puc anomalo o quanto meno singolare per il la situazione territoriale che c’era e su cui siamo intervenuti”. Sul conflitto di interesse di alcuni ex amministratori, tra cui l’ex sindaco Angelo Brancaccio e quello in carica Giuseppe Mozzillo, rilevato dal Tar, che ha accolto questa parte del ricorso, Valentino non si rifugia dietro a giri di parole. “Innanzitutto bisogna precisare che non viene contestato l’aspetto tecnico ma le modalità del voto su quelle particolari particelle. Ero a conoscenza solo di uno dei cinque casi individuati dai giudici. Mi ricordo che consigliai all’allora sindaco di non far votare il consigliere in questione”.
Mario De Michele
LA VIDEO-INTERVISTA A CLAUDIO VALENTINO