L’amministrazione comunale di Orta di Atella chiede l’intervento della Regione, l’applicazione di poteri sostituiti, per superare lo stallo sul Piano urbanistico comunale causato dalla dichiarazione di “non coerenza” della Provincia di Caserta, che però non ha indicato alcuna soluzione tecnica per l’approvazione del Puc, limitandosi a negare il parere di conformità al Piano territoriale di coordinamento. A sollecitare l’intervento della Regione è il sindaco Angelo Brancaccio con una lunga missiva “esplicativa” della problematica. Ecco il testo integrale della lettera inviata per conoscenza anche alla Prefettura di Caserta.

“Lo scrivente Sindaco pro-tempore del Comune di Orta di Atella premette. Il Comune di Orta di Atella da oltre un decennio disciplina l’attività edilizia sul proprio territorio mediante la Variante al precedente P.R.G., approvata con Decreto n°33 del 04/05/2001 del Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Caserta in conformità della Deliberazione di Consiglio Provinciale di Caserta n°8 del 10/04/2001, dotata di “Visto di Conformità” del Presidente della G.R. della Campania per Decreto n°001634 del 06/08/2001. Alla luce del nuovo quadro normativo delineato dalla L.R. 16/2004 (Norme sul Governo del Territorio), delle indicazioni fornite dal PTR della Regione Campania, approvato con la Legge Regionale n°13 del 13/10/2008, e del PTCP della Provincia di Caserta, approvato con deliberazione di Consiglio Provinciale n°26 del 22/04/2012 (e successiva verifica di compatibilità con Delibera della Giunta Regionale n°312 del 28/06/2012), il Consiglio Comunale di Orta di Atella, con delibera n°25 del 28/09/2011, approvava la relazione programmatica, contenente gli obiettivi di pianificazione comunale posti alla base della redazione del P.U.C. Con delibera di G.C. n°140 del 14/09/2012, in conformità con il Regolamento di attuazione per il governo del territorio del 4 agosto 2011, n°5, è stato approvato il preliminare di Piano, costituito da n°5 tavole grafiche e dal documento strategico, nonché dal Rapporto Ambientale Preliminare, che si compone di n°2 elaborati. L’Amministrazione ha dato ampia pubblicità all’attività in corso, con lo scopo di invogliare la partecipazione della cittadinanza nel processo di pianificazione e stesura del PUC di Orta di Atella, coerentemente con quanto previsto dall’art.7, commi 1 e 2, del Regolamento n°5/2011 e dall’art.47 della L.R. 16/04, e pertanto sono state effettuate attività ed incontri volti ad assicurare la partecipazione dei cittadini, delle istituzioni e del mondo dell’associazionismo.

In particolare l’Amministrazione si è fatta promotrice di tre incontri pubblici (svoltisi il 22/06/2012, il 10/09/2012, il 24/01/2013). Successivamente all’approvazione della citata Delibera di G.C. n°140/2012, l’Autorità Procedente ha dato avvio alla fase di scoping, inviando ai SCA il Rapporto Ambientale Preliminare con in allegato il “Questionario Guida per la Consultazione Preliminare alla stesura del Rapporto Ambientale del PUC di Orta di Atella”. A seguito dell’invio del Questionario e del Rapporto Ambientale preliminare, sono stati indetti due tavoli di consultazione con gli SCA (il 24/10/2012 ed il 07/12/2012). I resoconti di questa attività sono riportati nel Rapporto Ambientale allegato al PUC stesso. Con delibera di G.C. n°97 del 11/06/2013, in conformità con i disposti dell’art.3 del Regolamento Regionale n°5/2011, è stato adottato il PUC, costituito da tutti gli allegati afferenti a: il progetto urbanistico, lo studio geologico del territorio, le Carte dell’uso agricolo dei suoli, il Piano comunale del commercio, il Piano di zonizzazione acustica, nonché il Rapporto Ambientale e gli altri elaborati necessari per la Valutazione Ambientale Strategica. Ai fini della procedura di pubblicazione, gli atti del PUC adottato, con le modalità stabilite dall’art.3 comma 2 del citato Regolamento n°5/2011, sono stati, a libera visione dei cittadini, depositati presso gli uffici comunali dal 24/06/2013 al 23/08/2013 e postati sul sito InterNet del Comune (quali allegati alla delibera di adozione n°97/2013) in modalità “consultabile e scaricabile in pdf” dal 14/06/2013 a tutt’oggi. Dell’avvenuto deposito fu data notizia mediante Avviso pubblico affisso all’Albo pretorio del Comune dal 24/06/2013 e pubblicato: – sul BURC n°35 del 24/06/2013, – sul sito InterNet del Comune.

Entro il termine fissato dall’art.7, comma 3, del Regolamento n°5/2011 in cui era consentito a soggetti pubblici e privati, anche costituiti in associazioni e comitati, proporre osservazioni contenenti modifiche ed integrazioni al PUC, sono state presentate al protocollo del Comune n°58 Osservazioni, più n°1 Osservazione che è stata chiamata “atipica” (poiché solo dal contenuto si è desunto che la stessa era riferita al PUC). Nessuna osservazione è stata presentata fuori termine. In più, il Settore Politiche del territorio, con nota prot.n°1889/URB del 23/08/2013 indirizzata al Dirigente Area Tecnica, quale R.U.P., ha presentato una “Proposta di correzioni per refusi grafici e chiarimenti al PUC”. La Giunta Comunale, ai sensi dell’art.3 comma 3 del Regolamento n°5/2011, con la delibera n°190 del 19/10/2013, ha valutato le osservazioni al PUC e recepito solo quelle che, appalesando problematiche di carattere generale, hanno arricchito il progetto proposto di PUC. Dette osservazioni accolte hanno comportato la modifica di alcuni elaborati, che, una volta modificati, sono stati, a libera visione dei cittadini, postati sul sito InterNet del Comune (insieme con la delibera n°190/2013) in modalità “consultabile e scaricabile in pdf” a tutt’oggi. Il PUC, così modificato, è stato trasmesso alle Autorità competente per i pareri di legge. Il PUC è stato altresì trasmesso alla Provincia di Caserta per la “dichiarazione di coerenza” prevista dal Regolamento regionale, con nota prot.n°14287 del 15/11/2013. Dopo detta data, questa Amministrazione ha avuto alcuni contatti informali con il dirigente Settore Urbanistica della Provincia, arch. Fracassi, il quale fin da subito ha dimostrato di non avere interesse a chiarimenti e confronti sul PUC, ma solo di voler approfondire alcune delle “Osservazioni” presentate da un partito politico verso lo strumento urbanistico di Orta di Atella (sempre presenti sulla sua scrivania ogniqualvolta si sono avuti i contatti citati, e da cui lo stesso funzionario leggeva, sfogliandole, le obiezioni alle affermazioni dei funzionari e degli amministratori di Orta di Atella, che gli parlavano).

Nell’incontro ufficiale richiesto dal Sindaco, tenutosi lunedì 09/12/2013 tra il Sindaco stesso, i tecnici e consulenti che hanno contribuito alla redazione del PUC, il dirigente Settore Urbanistica della Provincia e l’Assessore provinciale all’Urbanistica presso gli uffici dell’Assessorato all’Urbanistica della Provincia di Caserta, l’arch. Fracassi esternò ufficialmente il suo “punto di vista”, negativo e contrario alle scelte urbanistiche compiute sul territorio Comunale di Orta di Atella, non opponendo validi motivi né alcun argomento urbanistico alle perplessità e obiezioni sollevate in quella sede dai progettisti sulla negatività riscontrata (esprimendo l’arch. Fracassi continuamente un solo pensiero: “E’ la mia opinione … sono da solo senza un organo collegiale che si possa esprimere a maggioranza come il vecchio CTR … che volete da me? … se volete far valere le vostre ragioni rivolgetevi al TAR …”). In quell’incontro, comunque, ne è emerso evidenziato che la esistente realtà urbanistica di Orta di Atella è completamente fuori da ogni tipo di canoni e casistiche riconosciute dal PTCP, e che la via intrapresa dal PUC per il riequilibrio del territorio e la relativa bonifica urbanistica è sia complessa sia costellata di “lacrime e sangue”. L’Assessore Provinciale altresì ipotizzò il ricorso alla Conferenza di Copianificazione permanente con la Regione Campania, al fine di poter individuare strategie di riequilibrio del territorio più consona alla realtà locale, invitando il Sindaco a richiedere alla Provincia stessa di “sospendere l’esame del PUC” ovvero a ritirarlo, al fine di migliorarlo ulteriormente attraverso un tavolo di confronto da istituire con la Provincia, con la Regione Campania, ed eventualmente con la Prefettura ed altre autorità che volessero aiutare l’Amministrazione di Orta di Atella con un contributo migliorativo ed anche di idee alternative Concordata tale “strategia”, con nota prot.gen.n°15442 del 18/12/2013, depositata in Provincia il 19/12/2014, il Sindaco chiese il ritiro del PUC, già sottoposto a codesta Provincia per la verifica di coerenza. Inaspettatamente, a metà gennaio 2014, nel mentre il Sindaco contattava la Provincia per la concretizzazione di quanto concordato, perveniva via PEC la Determinazione n°2/Q del 13/01/2014 del dirigente del Settore Urbanistica della Provincia di Caserta, con nota recante prot.uscita n°2608 del 14/01/2014 della Provincia di Caserta, relativa al PUC adottato riportante la “dichiarazione di non coerenza”.

E’ singolare rilevare nel documento de quo che la Determinazione dirigenziale in oggetto, se pur ricevuta “all’Ufficio della Direzione Generale il 13/01/2014 e registrata al N.2 del relativo Registro”, risulta “trasmessa alla Direzione Generale per la registrazione ed inclusione nella relativa raccolta” il 19/12/2013 (per dichiarazione e sottoscrizione espressa del dirigente stesso), quindi proprio il giorno in cui era pervenuta in Provincia la nota a firma del Sindaco del Comune di Orta di Atella prot.gen.n°15442 del 18/12/2013, nella quale (si ripete) si prendeva atto delle conclusioni cui si era giunti nella riunione in Provincia tenutasi il 09/12/2013 e si aderiva alla ipotesi ventilata dall’assessore Mancino e dal dirigente arch. Fracassi, cioè di ricorrere alla Conferenza di Copianificazione permanente con la Regione Campania, al fine di poter individuare strategie alternative a quelle previste nel PUC per valutare la legittimità di tutto l’edificato preesistente. Di tutto questo nella Determinazione n°2/Q/2013 non vi è alcuna traccia, e di tanto si vuole far prendere atto. Le considerazioni del dirigente del Settore Urbanistica della Provincia addotte a dimostrazione della “non coerenza” del PUC di Orta di Atella con le previsioni del PTCP e con le strategia a scala sovracomunale sono riconducibili a pochi e limitati assunti, i quali sono stati ampliamente esplicitati e controdedotti analiticamente dai progettisti nella memoria allegata alla presente. I progettisti fin da subito hanno obiettato alle affermazioni della Provincia, le quali si basano su giudizi personali del dirigente, contrari sia al PTCP, sia agli indirizzi sovra comunali di pianificazione, come viene esplicitato ampliamente nella citata relazione allegata. Al fine di controdedurre le considerazioni addotte dal dirigente del Settore Urbanistica della Provincia, a giustificazione della sua dichiarazione di “non coerenza”, gli stessi hanno proceduto con la analisi di tutti gli argomenti in gioco, affinché si potesse arrivare alla confutabilità delle affermazioni invocate a sostegno della non-coerenza con solide e giustificate argomentazioni.

Lo scrivente Sindaco vuole evidenziare che: – un qualsivoglia Comune non può fermarsi lungo la via della redazione del PUC, che è un adempimento obbligatorio da effettuarsi in tempi certi, e tanto meno può accettare una astratta “Dichiarazione di non coerenza”, che nulla dice e nulla propone, soprattutto in una realtà urbanistica complessa come quella di Orta di Atella, dove il tempo perso acuisce i problemi (non certamente li stempera); – al di là di tutte le considerazioni fatte dal dirigente del Settore Urbanistica della Provincia (condivisibili o meno), l’Amministrazione Provinciale di Caserta, per il suo ruolo, se non condivide le scelte di pianificazione urbanistica fatta dai progettisti del PUC, ha il dovere di indicare le modalità per rientrare nella “coerenza”; – lasciare, invece, così come è stato fatto, l’Ente Locale con una “non coerenza” assoluta, senza alcuna soluzione da prendere volendo sottomettersi alle decisioni dell’Ente gerarchicamente superiore nella trafila istituzionale, contrasta con i principi dell’art.4 della L.R.16/2004, concernenti la “Cooperazione istituzionale nei processi di pianificazione”.

Si vuole, pertanto:

– chiedere di convocare una conferenza di confronto tra gli Enti interessati, al fine di rivedere la “Dichiarazione di non coerenza” in autotutela da parte dell’Amministrazione Provinciale;

– in alternativa, CHIEDERE ALLA REGIONE CAMPANIA laddove previsto dalle norme vigenti DI PROVVEDERE CON I POTERI SOSTITUTIVI, in quanto la Provincia ha omesso “di compiere qualunque atto di propria competenza” ai sensi della L.R. 16/2004, emettendo un atto incompleto e fantasioso, oltre che personalistico e superficiale; oltretutto la Provincia stessa vuole avere ingerenza in funzioni pianificatorie che non le sono proprie, ai sensi dell’art.8 L.R.16/2004 concernente la “Sussidiarietà”.

 

 

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