L’iter per la stesura del nuovo Piano Urbanistico Comunale (Puc) va a rilento e per giugno 2015, quanto entreranno in vigore le norme di salvaguardia, difficilmente lo strumento sarà approvato. “La nostra opinione è che l’amministrazione comunale – afferma in una nota il circolo Pd di Cesa–su questo argomento sta accumulando un certo ritardo. A giugno 2015, se il Puc non sarà approvato, avremo la paralisi dell’attività edilizia”. Nei giorni scorsi una delegazione dei partiti di opposizione, guidati da Antonietta De Michele, segretario del circolo Pd, e Antonio Esposito segretario del circolo Psi, assieme al gruppo consigliare di minoranza “Progetto Democratico per Cesa”, composto da Domenico Mangiacapra, Enzo Guida ed Antimo Dell’Omo, hanno avuto un incontro ufficiale con il responsabile dell’Utc Luigi Massaro, incaricato di redigere il Puc. “A distanza di quasi un anno dalla approvazione delle linee guida in consiglio comunale, dinanzi alla assenza di notizie da parte dell’amministrazione comunale, abbiamo chiesto di incontrare il redattore del piano”. “In pratica siamo ancora alla fase iniziale – affermano gli esponenti del Pd – nei prossimi giorni dovrebbe essere consegnata l’areafotogrammetria. Inoltre dovrebbe essere ancora completato il gruppo di tecnici per la redazione del Puc”. “E’ chiaro che di questo passo per giugno 2015, lo strumento non sarà approvato e scatteranno le norme di salvaguardia, per cui nessuna attività edilizia potrà essere eseguita, fatta eccezione per la manutenzione ordinaria”.
“Dall’incontro con il progettista ci è stato confermato che il nuovo Puc, in ragione delle ridotte capacità edificatorie, dovrà essere un piano orientato alla creazione di servizi, con la possibilità di disegnare un paese meglio distribuito”. “Ci auguriamo che su questo argomento ci sia un confronto politico, con le forze politiche sociali e produttive del paese”.