CASAGIOVE – Il ritorno dalle ferie ha coinciso con l’inizio dell’attività politica del circolo cittadino del Partito Democratico. Il primo appuntamento è previsto già per lunedì prossimo, 10 settembre p.v., quando, con inizio alle ore 19.30, nella sede del Circolo di Casagiove, in via Santa Croce, si terrà un incontro, aperto a tutte le donne che avvertono  la necessità di impegnarsi per contribuire al miglioramento della qualità di vita nella città casagiovese, nel corso del quale si procederà all’elezione di un Coordinamento Femminile Casagiovese e di una sua coordinatrice.

Interverrà la coordinatrice provinciale delle Donne PD Rosida Baia. Il punto di vista femminile, per le donne democratiche di Casagiove, è essenziale nel buon governo, ma a Casagiove questo dato di fatto è del tutto ignorato. Infatti, il D.lg. 18 agosto 2000, n. 267 recita al punto 3  “Gli statuti comunali e provinciali stabiliscono norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna ai sensi della legge 10 aprile 1991, n. 125, e per promuovere la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali del comune e della provincia, nonché degli enti, aziende ed istituzioni da essi dipendenti”. “È evidente a tutti coloro che hanno dimestichezza con l’amministrazione comunale di Casagiove” – hanno scritto in una nota Annasilvia D’Amelio, Giovanna Ferrante, Emilia Ferraro, Paola Lanna, Carla Palumbo – “che è del tutto disatteso lo spirito e l’attuazione della norma succitata. Pertanto le donne democratiche sono, dal momento stesso dell’insediamento del nuovo coordinamento di circolo, attive nell’intraprendere tutte le iniziative necessarie al loro inserimento attivo nel tessuto sociale e politico della città. Casagiove” – è scritto ancora nella nota – “è un comune di una provincia difficile come e, forse, più delle tante province di questo Mezzogiorno: la crisi economica, lo sappiamo, si riverbera inevitabilmente anche nel sociale. Se essere cittadini di questo Mezzogiorno oggi è difficile, essere donna richiede un impegno ancora maggiore. La fabbriche che chiudono, la sanità a pezzi, la criminalità organizzata sono fattori che richiedono un cambio di rotta forte; noi donne siamo in prima linea a subirne gli effetti. Ma siamo pronte anche ad essere in prima linea per creare un’alternativa. Tendenzialmente le Donne possiedono le caratteristiche necessarie e gli strumenti atti ad essere il motore di un cambiamento vero – non solo di facciata  – capace di radicarsi nel Paese e di contribuire per questo a sconfiggere “cattive abitudini” e “malapolitica”. Il senso di libertà e di giustizia che da sempre le Donne dimostrano, alla prova dei fatti, di possedere è la chiave per far ripartire il Paese, insieme a quel potenziale ‘rivoluzionario’ che rende ogni Donna capace di sognare l’impossibile e di spendersi costantemente e generosamente per trasformarlo in realtà, per il bene comune”.

 

Nunzio De Pinto

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