CESA – “Cerchiamo di uscire dal consorzio idrico prima che sia troppo tardi, limitando il più possibile i danni. Ne va del futuro del nostro paese che potrebbe essere travolto da una valanga di debiti”. E’ accorato e all’insegna del senso di responsabilità l’appello rivolto al sindaco sindaco di Cesa De Angelis da Cesario Liguori, ex primo cittadino e già assessore regionale.
L’autorevole esponente politico, rifuggendo da sterili strumentalizzazioni, chiede all’amministrazione di centrosinistra di aprire un tavolo di confronto per scongiurare il rischio di gravi ripercussioni finanziarie per le casse comunali, e quindi per le tasche dei cittadini. “Non è possibile che le società partecipate, come il consorzio idrico, continuino ad accumulare debiti (l’ultimo in ordine di tempo è quello da 11 milioni di euro nei confronti dell’Enel) che vanno ad aggravare ulteriormente la situazione dei Comuni e che al contempo dispongano di Consigli di amministrazione che percepiscono mezzo milione di euro all’anno. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo è inaccettabile una simile situazione. Questo non lo dice il sottoscritto – osserva Liguori – ma lo ha detto una persona seria come il consigliere provinciale del Pd e sindaco di San Tammaro Emidio Cimmino nel consiglio provinciale di ieri. I comuni del consorzio, quindi, dovranno pagare, ciascuno per la propria quota il debito accumulato. Non so se il Comune di Cesa dovrà compartecipare per la propria quota (forse, se il debito è antecedente all’ingresso nel consorzio la potrebbe fare franca), ma una cosa è chiara: continuando a stare nel consorzio tutte le situazioni debitorie presenti e future verranno a ricadere su di noi”.
Da qui l’appello a De Angelis e alla maggioranza: “Allora chiedo – afferma Liguori – alla maggioranza ed al Sindaco, mettendo da parte polemiche politiche o strumentalizzazioni, di aprire una discussione tra le forze politiche e sociali del paese, mettendo le carte sul tavolo, dicendo come stanno veramente le cose. Non si ostinassero a difendere l’indifendibile, ma mostrassero un minimo di responsabilità”. Sarà raccolto l’appello di Cesario Liguori. Staremo a vedere.