SANTA MARIA CAPUA VETERE – A causa dello stato di agitazione degli operatori ecologici del cantiere di Santa Maria Capua Vetere, la città si è risvegliata questa mattina con cumuli di immondizia non rimossa. La situazione di allarme – aggravata anche dal caldo torrido di questi giorni e dalla contestuale chiusura dello Stir – è stata sollevata dal sindaco Biagio Di Muro presso le autorità competenti.
Il primo cittadino sottolinea, in particolare, che “fermo restando che non rispondono al vero le voci relative ai mancati pagamenti da parte del Comune, che è in ritardo di pochi giorni per una sola fattura scaduta a fine maggio (per la quale, peraltro, è stato anche pagato un acconto), non si può fare a meno di notare che la stessa organizzazione sindacale dei lavoratori sembra adottare due pesi e due misure a seconda della ditta che gestisce il servizio di raccolta nei vari enti locali della provincia. La proclamazione dello stato di agitazione appare del tutto strumentale e non vorremmo che ci siano altre logiche alla base di una decisione che penalizza fortemente la cittadinanza sammaritana e che rischia di provocare un’emergenza ambientale e sanitaria”.
L’amministrazione comunale si è attivata immediatamente per risolvere la situazione ed ha ricevuto rassicurazioni sulla ripresa regolare del servizio dalla stessa giornata odierna, pur restando i disagi per la chiusura dello Stir.