RECALE . «È certamente positivo che l’assessore Vincenzo Piscitelli riconosca la qualità del lavoro svolto dal comitato “Tari da rifare” – esordisce Michele Lasco, del Direttivo del PD cittadino –, ma purtroppo non riusciamo a condividere la sua soddisfazione. La delibera sulle tariffe Tari per il 2015 in realtà delude tutte le aspettative. Non è vero che sia diminuito il carico della Tari, anzi l’anno scorso abbiamo prodotto diverse tonnellate di rifiuti in più che hanno fatto salire i costi in proporzione. È stato solo distribuito un po’ meglio il carico tra i cittadini, accogliendo parte delle proposte elaborate dal comitato “Tari da rifare”. Tuttavia, restano ancora notevoli criticità, a partire dalla danza delle cifre che variano da un documento all’altro: secondo i conteggi delle varie delibere, gli abitanti sono passati dai 7768 del settembre 2014 ai 7361 di dicembre, per risalire a 7729 a maggio 2015 e, dopo un mese, crollare di nuovo a 7537. Un’analoga incertezza si ritrova nel calcolo delle superfici occupate, sia per le utenze domestiche che per quelle commerciali, con lo strano fenomeno per cui, mentre la popolazione aumenta, le superfici occupate diminuiscono. Chiedere certezza e trasparenza sui dati che stanno alla base di tutti i calcoli non è un mero capriccio: ogni cittadino e ogni metro quadrato recuperato rappresenta un risparmio per tutti gli altri utenti. Ma in realtà – sottolinea Lasco – siamo ancora lontani da un accettabile equilibrio. Sulle utenze commerciali (con metrature assolutamente sottostimate e con il sospetto di qualche assenza) viene caricato solo il 5% della spesa totale, talmente poco che in molti casi le bollette per alcune categorie merceologiche si aggireranno tra i 100 e i 250 euro, mentre le famiglie pagheranno anche intorno ai 745 euro (6 componenti per 100 mq). Non dimentichiamo che l’amministrazione ha stabilito che la Tari è una Tassa e quindi va pagata da tutti rendendola quanto più progressiva possibile: tendere a livellare le bollette delle attività commerciali a quelle delle famiglie è una misura di equità ineludibile». Fortemente critico anche il segretario cittadino del PD: «Sulle tariffe si gioca una partita importante – sostiene Enzo De Angelis – che rischia di travolgere la scelta, che noi riteniamo giusta, di restituire al Comune la gestione delle entrate tributarie. È una scelta giusta non soltanto per il risparmio economico che produce, ma soprattutto perché dovrebbe garantire ai cittadini equità e trasparenza nella politica tariffaria. Il che è esattamente ciò che l’assessore Piscitelli non fa con questa delibera. Non c’è modo di sapere se e in che misura sono stati calcolati i contributi del Miur per la Tari delle scuole, la cifra che paga il comune per i propri uffici, il contributo per la pulizia dell’area mercato, l’ammontare dei corrispettivi versati dal Conai per i rifiuti riciclabili… Se a queste opacità aggiungiamo l’assenza di qualsiasi strategia di accertamento dell’evasione, l’unico possibile risultato è l’aumento del carico tributario che colpisce i cittadini. Non è però un risultato inevitabile – conclude De Angelis – e noi continueremo a batterci per cambiare radicalmente rotta: ridurre i costi, limitare l’evasione, alleggerire le bollette».

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