AVERSA – I furbetti dell’evasione hanno le ore contate. E’ questo il forte impegno preso dal sindaco della città di Aversa, Giuseppe Sagliocco, nell’incontrare i giornalisti in una calda mattinata d’agosto. Una conferenza stampa per spiegare alla città quanto fatto in questi mesi per cercare di rimettere i conti del comune in ordine e per cercare di spegnere una volta e per sempre lo scontro a distanza tra Noi Aversani e Popolo della Libertà.
“Prima di iniziare – ha esordito Sagliocco – ci tengo a sottolineare che nelle sedi politiche e istituzionali non esiste alcuna contrapposizione tra Popolo della Libertà e Noi Aversani. Su tutti i provvedimenti posti in essere dalla mia amministrazione fino ad oggi non c’è stata un’ampia convergenza finanche sulle tanto chiacchierate strisce blu sulle quali abbiamo avuto il coraggio di rompere in modo netto con la visione della precedente amministrazione”. Fin qui il messaggio lanciato a chi ha alimentato polemiche attraverso gli organi di stampa. Questioni che al primo cittadino normanno non piace affrontare. A lui piace essere concreto e fare arrivare nelle case della gente i provvedimenti posti in essere nell’interesse generale.
“Diciamo subito e chiaramente – spiega Sagliocco – che nonostante una situazione finanziaria particolarmente complessa a causa degli elevati importi dei residui attivi non abbiamo aumentato Imu e Irpef e che abbiamo abbassato la Tarsu di un punto e mezzo. Questo è stato possibile perché in questi mesi si è lavorato per allargare la platea imponibile attraverso il censimento dei soggetti non ancora inseriti negli elenchi dei contribuenti”. Ma la preoccupazione maggiore per il primo cittadino è il recupero dei residui attivi. Una cifra che da sola potrebbe bastare per rimettere in ordine le casse del comune. Al momento, infatti, il comune di Aversa può vantare 44 milioni di euro di residui attivi di cui 19 dalla Tarsu, 10 da violazioni del codice della strada e 15 per la fornitura idrica e il servizio fognario.
“Da settembre – spiega ancora Sagliocco – allestiremo una task force perché è impensabile che in questa città in troppi non paghino i contributi ignorando i ruoli che regolarmente il comune emette. Allo stesso tempo incontreremo Equitalia per capire com’è mai c’é questo blackout sistematico nella riscossione dei tributi”.
Alcuni residui attivi, ad esempio per la Tarsu, sono datati 1999 segno di come il problema della riscossione dei tributi vada ben oltre la precedente amministrazione comunale: “Devo pensare – commenta Sagliocco – che per troppi anni si è governato con uno spirito di approssimazione, non ponendo in essere quanto necessario per tenere in ordine le casse comunali e riparandosi sotto lo scudo dei trasferimenti statali. Oggi purtroppo questi sono ridotti al lumicino e se vogliamo garantire i servizi al cittadino o ipotizzare un minimo di investimenti dobbiamo necessariamente farlo riducendo la spesa corrente e aumentando le entrate”.
Per i tagli alla spesa l’amministrazione seguirà tre direttrici: la razionalizzazione dell’utilizzo delle dotazioni strumentali, delle autovetture di Servizio, dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio . Particolare attenzione sarà posta alla valorizzazione del patrimonio comunale ed all’avvio di processi di alienazione di beni non necessari per l’espletamento delle funzioni istituzionali con progressiva riduzione del ricorso alle locazioni di immobili per fini istituzionali.
Angelo Golia