Non so cosa stia succedendo in questi giorni in Parlamento, ma gli atti, le parole, i comportamenti posti in essere dai “cittadini”M5S e dei leghisti, volti a screditare l’istituzione ed il lavoro di tanti parlamentari seri e competenti si susseguono sempre più insopportabili ed indecorosi.

Parole inneggianti il razzismo, l’intolleranza, la discriminazione sessista, parolacce che neanche nella peggiore assemblea di condominio si usano più, offese gratuite verso i presidenti dei due rami, violazione dei regolamenti sono ormai diventati consuetudine. Un simile spettacolo, peraltro amplificato e diffuso dai media, non fa bene alle istituzioni ed alla loro credibilità, ma soprattutto non fa bene ai cittadini che stanno a guardare sempre più avviliti. Non so se a tutto ciò c’è rimedio, poiché quando si imbocca una discesa, la deriva è sempre più veloce ed irreversibile. Credo, però, che , se le forze presenti in Parlamento riusciranno a promuovere una buona legge elettorale, che ridia ai cittadini la possibilità di scegliere i rappresentanti, i quali saranno in tal modo responsabili del loro operato, si potrà ritornare all’autorevolezza perduta. La preferenza, per quanto, secondo alcuni, pericolosa per gli eventuali condizionamenti non sempre chiari, e’ invece, un modo per selezionare la classe dirigente, poiché ristabilisce il collegamento ed il rapporto di fiducia necessario tra e rappresentato e rappresentante ed impone a quest’ultimo un comportamento consono al ruolo ed alla funzione cui è stato chiamato. Non c’è più molto tempo, un Parlamento delegittimato, unito ad una crisi economica senza eguali, rende più debole lo Stato e facilita il ritorno dei totalitarismi del secolo scorso che noi, oggi, non vogliamo sperimentare. Sarebbe auspicabile aprire un dibattito a livello provinciale, per dare un contributo di idee e contenuti non solo sulla prossima legge elettorale, ma, in generale, sul concetto stesso di democrazia e sulla crisi della rappresentanza.

 

Camilla Sgambato*

dirigente Pd Caserta

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