CASTEL VOLTURNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota delle Associazioni della Città di Castel Volturno che ha indetto una manifestazione per il 30 gennaio. “Il Comune di Castel Volturno è attualmente governato da una Commissione Straordinaria in quanto la precedente Amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni camorristiche. Da due anni, si succedono in Città diversi Commissari che, dopo brevi periodi di gestione comunale, per il Loro impegno e i risultati raggiunti ricevono promozioni e trasferimenti di merito, mentre il Comune affonda nelle sempre più profonda crisi economica, ambientale, culturale e sociale.

Le Associazioni firmatarie della presente lettera sono convinte che l’attuale Commissione Straordinaria, sebbene stia mettendo in atto procedure burocratiche incontestabili, non possa affrontare da sola le reali e complesse problematiche di un territorio così difficile. Queste, infatti, hanno bisogno di scelte strategiche di ampio respiro connesse a una pianificazione a lungo termine condivisa e supportata dalla Collettività locale, e sostenuta, soprattutto, con interventi straordinari da parte dello Stato e della Comunità Europea.

L’attività della Commissione Straordinaria, proprio per l’incarico ricevuto, è prevalentemente orientata alla risoluzione del dissesto finanziario, aumentando una pressione fiscale che ricade solo sui cittadini onesti e incolpevoli. Oltre al dissesto, le Associazioni reputano che il Comune di Castel Volturno debba affrontare anche le emergenze straordinarie che richiedono una forte cooperazione istituzionale fra l’Europa, il Governo Centrale, la Commissione Straordinaria e la Società Civile. Tra tali emergenze, solo per citarne alcune, si segnalano il Piano Urbano Comunale, la Transazione fra lo Stato e i privati, i porti di Pinetamare e del fiume Volturno, il restauro del Castello e del Borgo Antico della Città, il degrado di tutti i complessi scolastici, le catastrofi ambientali della discarica Sogeri, della condotta dei Regi Lagni, dei numerosi siti inquinati e dell’emergenza rifiuti. A questi problemi si aggiungono quelli dell’invivibilità diffusa dovuta al flusso continuo e in crescente aumento di famiglie italiane e straniere che abitano illegalmente il territorio. Le Autorità preposte al controllo e alla vigilanza, per l’esiguo numero di personale a disposizione e per le diverse crisi emergenziali e sociali sempre più insistenti, non possono rispondere, a ragione, con prontezza ed efficienza a tutte le pressanti incombenze con gli attuali strumenti di gestione ordinaria. Le conseguenze si ripercuotono sempre ed esclusivamente sulla Cittadinanza. La presenza degli abitanti clandestini, infatti, grava enormemente sulle infrastrutture e sui servizi a esclusivo carico dai cittadini onesti costretti a pagare per tutti. Infatti, con tutta la tolleranza e la predisposizione al confronto di questo mondo, risulta impossibile, visto l’elevatissimo numero di immigrati clandestini, un reale processo di integrazione sociale.

Le Associazioni del territorio hanno dimostrato più volte la propria disponibilità alla Commissione Straordinaria, attraverso lettere di cooperazione protocollate all’Ente, per la risoluzione dei singoli problemi. Anche se la Commissione ha dimostrato un’evidente apertura al dialogo attraverso atti formali, come le Delibere per l’istituzione dell’Albo delle Associazioni Comunali e per la Consulta delle Associazioni, di fatto non è stato al momento affrontato nessun provvedimento concreto e propositivo capace di esprimere un reale partenariato fra Istituzioni e Collettività locale. Le lunghe procedure burocratiche a cui la Commissione Straordinaria è vincolata, non consentono un’operatività e una cooperazione fra Ente e Cittadini che è il motore propulsivo di ogni società civile, democratica e in grado di autodefinire le linee programmatiche per il proprio futuro, così come previsto dalla legislazione e delle convenzioni nazionali e internazionali di riferimento. Nel frattempo, le condizioni ormai drammatiche in cui verte il territorio si aggravano ogni giorno di più. Infatti, sono quotidiani i messaggi negativi che gli organi d’informazione nazionali trasmettono sul Comune di Castel Volturno che è stato definito il “regno della camorra” e la città più disastrata, corrotta e invivibile del mondo. La Commissione Straordinaria non avendo vissuto negli anni il degrado progressivo del territorio ed ereditando una realtà difficilissima da gestire, non può comprendere, probabilmente a ragione, lo stato di frustrazione che coinvolge l’intera Collettività. La stragrande maggioranza di persone oneste di Castel Volturno, infatti, si sente umiliata, mortificata e condannata da un’insopportabile rappresentazione territoriale che non corrisponde pienamente alla realtà. Infatti, se è vero che problemi come la malavita fanno parte di questo contesto, è altrettanto vero e inconfutabile che migliaia di cittadini per bene lavorano per cambiare le cose. Essi si impegnano volontariamente per poter affermare i valori identitari di un luogo benedetto da Dio per le sue bellezze paesaggistiche e il suo straordinario patrimonio storico, archeologico, architettonico e di tradizioni che dovrebbe rappresentare il volano per lo sviluppo culturale e turistico del territorio.

Per rivendicare quest’orgoglio e quest’identità, le Associazioni e i Cittadini di Castel Volturno hanno pertanto organizzato la manifestazione pubblica del 30 gennaio 2013. L’obiettivo è quello di dimostrare la volontà di tutta la Cittadinanza a cooperare attivamente con lo Stato e le Istituzioni locali, affinché si possa avviare un reale percorso condiviso di risoluzione delle molteplici e difficilissime problematiche segnalate. Per tale motivo, gli intestatari di questa lettera sono vivamente invitati a partecipare perché, di fatto, a Castel Volturno si è perso il diritto a una vita fatta di decoro, dignità e futuro.

L’invito ai rappresentanti degli Enti Pubblici non vuole configurarsi come una “passerella politica”. Al contrario, si richiede un Serio Impegno da parte delle Istituzioni affinché le stesse intervengano con tutti i mezzi possibili e straordinari per affiancare la Collettività locale a riappropriarsi, recuperare e valorizzare l’intero territorio di Castel Volturno.

Teniamo a precisare che i Cittadini di Castel Volturno non vogliono elemosine ma, al contrario, richiedere investimenti in opere pubbliche e infrastrutture. Basterebbe non inquinarci più il mare per vivere meravigliosamente bene. Basterebbe investire in trasporto ferrato per avere residenti stabili a due passi da Napoli. Basterebbe che il Ministro degli Interni potenziasse gli organici esistenti di forze dell’ordine con personale altamente specializzato e d’intelligence per combattere la criminalità della mafia nigeriana e le ecomafie internazionali, sospendendo il coprifuoco esistente che ha ormai esaurito la sua utile funzione. Basterebbe far partire il porto da 1200 posti barca fermo per ostacoli burocratiche e intrecci politici poco chiari. Basterebbe dare una via preferenziale a tutte quelle opere di privati (non preferendo quelle sostenute unicamente da fondi regionali o statali) che per svariati motivi (mancanza di personale agli uffici competenti) restano al palo impedendo il reale sviluppo del territorio che deve diventare auto propulsivo. Basterebbe un pizzico di buon senso e dirigenti capaci e presenti per far ripartire questo territorio e creare sviluppo, lavoro e convivenza civile … ma si continua colpevolmente a perdere tempo e a generare miseria.

Firmato: AGE “DIAMOCI LA MANO”; ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE DOMITIO; ASSOBALNEARI CAMPANIA; ASSOBALNEARI ITALIA / FEDERTURISMO CONFIUNDUSTRIA; ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI PINETAMARE; ASSOCOMMERCIANTI CASTEL VOLTURNO; ANTIRAKET; CIRCOLO ANZIANI TERESA LUISE CASTEL VOLTURNO; COMITATO RIGENERAZIONE;FEDERAZIONE IMPRESE TURISTICHE ALBERGHIERE LITORALE DOMITIO; FEDERCACCIA; I LOVE PINETAMARE; LE SENTINELLE; OFFICINA VOLTURNO; PRO LOCO CASTEL VOLTURNO; RIVIERA DOMITIA; VILLAGGI GLOBALI

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