CASERTA –  Il Vaticano e la Conferenza episcopale italiana tifano per Monti che, insieme al fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, ha arruolato il presidente delle Acli Andrea Olivero e alcuni dei dirigenti delle associazioni cattoliche del Forum di Todi. Il Partito democratico, per non essere scavalcato al centro, ha annunciato la candidatura di quattro cattolici doc come la storica Emma Fattorini, l’organizzatore delle Settimane sociali Edoardo Patriarca, il direttore dell’Istituto Toniolo (ovvero l’Università Cattolica del Sacro Cuore) Ernesto Preziosi e la segretaria dell’Istituto Sturzo Flavia Nardelli. E il Pdl si tiene stretto lo “zoccolo duro” di Comunione e Liberazione, a cominciare dal “celeste” Roberto Formigoni.

Ma c’è anche una parte del mondo cattolico di base, quello più lontano dai palazzi del potere e maggiormente impegnato nel sociale, che è schierato con le liste di “Rivoluzione Civile” di Antonio Ingroia. In particolare in Campania autorevoli esponenti di questa area hanno deciso di sostenere pubblicamente la candidatura, come capolista alla Camera nella circoscrizione Campania 2, dello storico casertano Sergio Tanzarella, già designato dall’assemblea di Caserta di “Cambiare si può Caserta”, a cui hanno aderito anche i partiti politici che fanno parte di Rivoluzione Civile, ma non ancora inserito nelle liste che verranno chiuse nelle prossime ore.

A chiedere ad Ingroia di candidare Tanzarella sono, fra gli altri, il parroco di Mercogliano (Av) don Vitaliano Della Sala, da sempre vicino ai movimenti no global; il prete anticamorra don Aniello Manganiello; il gesuita padre Fabrizio Valletti, direttore del Centro Hurtado di Napoli e animatore del Progetto Scampia; suor Rita Giaretta, da più di 15 anni impegnata a Caserta per la liberazione delle donne vittime di tratta e ridotte in schiavitù come prostitute dalle organizzazioni criminali e lo scorso anno protagonista di un duro attacco contro l’ex premier Berlusconi i cui comportamenti «offendono e umiliano la donna». Ma anche cattolici laici come Francesco Gesualdi, ex allievo della scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani, fondatore del Centro nuovo modello di sviluppo, fra i principali animatori e diffusori del Commercio equo e solidale in Italia; e il giornalista e scrittore Ettore Masina, biografo del vescovo Oscar Romero, ucciso dai sicari della giunta militare del Salvador nel 1980 mentre celebrava la messa

Sergio Tanzarella insegna Storia della Chiesa alla Facoltà teologica dell’Italia meridionale (retta dai gesuiti) ed è autore di numerose monografie sulla storia del cattolicesimo italiano, in particolare su don Lorenzo Milani, sui temi della pace, dell’obiezione di coscienza e dell’antimilitarismo. Fra il 1994 e il 1996 è stato deputato al Parlamento eletto nelle liste dei Progressisti ed è fra gli animatori di Speranza Provinciale, un movimento civico nato a Caserta nel 2010 attivo soprattutto sulle questioni sociali, ambientali e di contrasto alla camorra, che alle elezioni comunali del capoluogo del 2011 ha ottenuto il 6,5%, eleggendo due consiglieri. «Tanzarella sarebbe la persona in grado di far convergere consensi e riaccendere speranze in molte cittadine e in molti cittadini delusi e sfiduciati e di rappresentare le esigenze di un Meridione abbandonato al clientelismo, alla camorra e alla rassegnazione», affermano i firmatari dell’appello a sostegno della sua candidatura.

Le liste sono in via di definizione: nella circoscrizione Campania 2 il capolista sarà Antonio Ingroia e il numero due dovrebbe essere il giornalista di Servizio Pubblico Sandro Ruotolo. I sostenitori di Tanzarella, fallito, come sembra, il piazzamento ai primi due posti, puntano al numero tre. Anche perché scendendo più in basso, dato il sistema elettorale vigente, l’elezione sarebbe molto incerta.

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