È stata inoltrata presso il Comune di San Felice a Cancello la richiesta per l’istituzione del Registro di Bigenitorialità, firmata da un gruppo di papà separati con a capo RDM, un genitore che sta lottando, al pari degli altri, per esercitare il diritto di amare e crescere la sua bambina. L’ incrementarsi delle separazioni delle coppie sposate, di fatto e conviventi, si ripercuote spesso sui minori. La conflittualità presente durante la fase della separazione spesso prosegue innescando dinamiche che di fatto ledono il diritto alla Bigenitorialità, inteso come diritto del figlio di usufruire del rapporto educativo affettivo di entrambi i genitori e dei genitori di svolgere in pieno il proprio ruolo. Nel caso di ostilità la pubblica amministrazione, e le istituzioni tutte, hanno il dovere di porre in essere accorgimenti finalizzati ad eliminare o almeno a ridurre tale situazione, pertanto è fondamentale il doppio domicilio per il minore. Il Comune di San Felice a Cancello si è impegnato ad istituire il regolamento per l’istituzione e la tenuta del Registro di Bigenitorialità adottando, entro sessanta giorni dalla sua approvazione e deliberazione, la predisposizione della relativa modulistica da utilizzare e la definizione degli uffici competenti alla sua gestione, informando le altre istituzioni pubbliche della presenza del registro e dell’opportunità di effettuare comunicazioni a entrambi i genitori, in parallelo e senza distinzione, e dare l’opportunità, anche solo a uno di essi, di iscrivere il minore in tale registro. Il documento è stato firmato il 29 giugno ed è indubbiamente un grande passo avanti, ma resta la delusione per l’indifferenza, una società che si proclama solidale e si colora di strisce arancione in difesa di famiglie ‘alternative’, non fa altrettanto per difendere il diritto di questi padri che vogliono solo poter vivere la genitorialità. Forse non fanno notizia, ma siamo certi che la tenacia e la forza dell’amore smuoverà gli ostacoli. È stato fatto un grande passo, ma nessuno ridarà a loro i ‘ piccoli passi quotidiani’dei loro figli, ed è questo l’aspetto più drammatico e doloroso.
GDS