SAN POTITO SANNITICO – Presto, forse entro la fine dell’anno, sarà pubblicata la mappatura regionale con l’indicazione analitica del tipo di problematica ambientale censita. Ad annunciarlo l’assessore all’agricoltura Daniela Nugnes che, con piglio e determinazione, ha fotografato la situazione esistente, in maniera particolare, nella zona della terra dei fuochi , tra Napoli e Caserta illustrando gli interventi in corso e quelli da attivare come una legge speciale su cui si sta battendo presso il governo centrale.
Assente il presidente del consiglio regionale , Paolo Romano. La Nugnes lo aveva già annunciato nel corso dell’audizione della commissione speciale regionale per la trasparenza convocata lo scorso ottobre sulle problematiche della bonifica della terra dei fuochi e lo ha ribadito ieri durante la riunione della comunità del parco del Matese .Scopo dell’incontro la messa a punto di interventi da parte della regione e degli enti pubblici di controllo. A fa scattare l’allerta dei sindaco le ormai famose dichiarazione del pentito Schiavone rese nel 1997 e rese pubbliche e quel riferimento generico all’area del Matese( non vi è alcun accenno, d’altra canto, a sversamenti o interramenti di rifiuti tossici) ma il clima accesso davanti all’opinione pubblico ha spinto il presidente, Umberto De Nicola, su sollecitazione del neo presidente della comunità dei 20 sindaco del parco, il sindaco di S.Gregorio Matese, Giuseppe Mallardo, ad un incontro con i responsabili politici regionali per vedere le possibili , fattibili soluzioni al bisogno di chiarezza e di rassicurazione anche in merito alla tutela delle produzioni agricole che stanno ricevendo- subendo ripercussioni nei mercati regionali e nazionali di fronte “ai colpi dell’aggressione mediatica” come è stato sottolineato .
”Quello che è veramente mancato in questi decenni è stata una mappatura aggiornata dei siti. Siamo in presenza di tante analisi che non sono mai state mappate. I regione stanno buttando il sangue per realizzarla e metterla on line – ha dichiarato la grintosa assessore regionale che ha fatto riferimento anche ad un coinvolgimento più marcato ed attivo dell’Ispra(istituto superiore per la protezione e ricerca ambientale ) perché tra i problemi più acuti vi è anche quella della sfiducia e “ delegittimazione dei sistemi di controllo”.La Nugnes ha richiamato i problemi anche di tipo economico circa le ricadute negative con la Grande distruzione spesso per ragioni speculative : ” in difficoltà non solo il settore agro-alimentare ma anche agro-industriale per cui di fronte a queste emergenze cicliche occorre mettere a regime una serie di strumenti di intervento che ridiamo credibilità al nostro sistema regionale nel suo complesso.LaNugnes ha dato la massima disponibilità ad effettuare i controlli richiesti dai sindaci anche con l’intervento delle università campane citando una ricerca del 2012 della facoltà di chimica ambientale sui vantaggi della cosiddetta rintracciabilità isotopica per migliorare e valorizzare gli standard di sicurezza delle produzioni.
Michele Martuscelli