Consiglio dei Delegati domani giovedì pomeriggio al Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, dove si discuterà del conto consuntivo 2012. Il Presidente Prof. Pietro Andrea Cappella ha convocato i 35 consiglieri, di cui 25 elettivi rappresentanti del vasto bacino che oltre al Matese e al Monte Maggiore, comprende anche la piana di Vairano e Presenzano e la Valle Telesina, ed i 10 di diritto quali delegati della Regione Campania e delle province di Caserta, Benevento e Avellino, per l’esame e l’approvazione finale del rendiconto della gestione finanziaria attuata nell’ultimo anno dall’Ente consortile e chiusasi con un avanzo di amministrazione di oltre 740 mila euro.
Un risultato positivo questo frutto della cura dimagrante sulle spese e sui costi di funzionamento avviata negli ultimi due anni dall’amministrazione guidata dal presidente Cappella, insediatasi nel maggio 2011 e da subito messasi al lavoro per tagliare le spese superflue, tanto che già il consuntivo di due anni fa si era chiuso quasi in pareggio, con un disavanzo di amministrazione pari a poco più di 120 mila euro rispetto al milione e 100 mila euro dell’anno ancora prima, invertendo così la rotta rispetto al passato. Sforamento che è stato azzerato nel tempo tanto che oggi il Consorzio chiude i conti del 2012 con il segno più proprio grazie alle misure di contenimento dei costi attuate dalla deputazione amministrativa presieduta da Cappella che, con il forte e convinto sostegno della maggioranza dell’assemblea, è riuscita ad imprimere una svolta radicale nel modo di gestire finanziariamente l’Ente di viale della Libertà, perseguendo una politica di forte rigore e di profonda razionalizzazione dei costi di funzionamento della struttura che ha consentito di ripianare una parte dei debiti attraverso una oculata gestione delle casse consortili. Partendo dal taglio del proprio stipendio di ben oltre il 50% e dalla rinuncia all’indennità di funzione da parte del vice presidente Raffaele Di Robbio e degli altri deputati, Cappella ha puntato sin dal suo insediamento all’abbattimento dei costi mediante la drastica diminuzione del contenzioso legale affidato all’Anbi per i ricorsi dinanzi alla Commissione Tributaria, consentendo di risparmiare centinaia di migliaia di euro e di vincere molte più cause, tagliando anche le spese di progettazione, di assicurazione e di sicurezza sul lavoro; analogamente, vi è stata la risoluzione dei contratti di telefonia per il sistema di telecontrollo nella piana alifana mai partito e la rimodulazione delle spese telefoniche della struttura interna, la sforbiciata ai rimborsi carburante per i dipendenti ed i notevoli risparmi conseguiti nelle altre attività istituzionali poste in essere dal Consorzio.
“Il tutto senza gravare più di tanto sugli agricoltori – spiega Cappella – e con il contributo fondamentale della struttura interna, che sta dando un grande contributo al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’amministrazione, e degli operai stagionali che, nonostante il taglio delle giornate lavorative, aumentate già da quest’anno in modo da riportarli alla tradizionale assegnazione di 151 e 101 giornate, hanno garantito come sempre il servizio con grande responsabilità, serietà ed impegno”. Contestualmente, tramite un costante dialogo con la Regione Campania, il presidente del Sannio Alifano è riuscito a recuperare importanti risorse acquisite a bilancio, come i fondi ex Nac per gli anni scorsi ed i finanziamenti per la manutenzione delle opere irrigue ed idrauliche.
“La nostra stella polare – conclude Cappella – sarà sempre la stessa, ovvero una costante riduzione dei costi che non riguardano i servizi essenziali resi ai consorziati, i cui bisogni vanno sempre e comunque tutelati e salvaguardati. Siamo convinti che solo una seria e concreta razionalizzazione delle spese ci potrà consentire di rimettere in sesto il Consorzio, possibilmente senza gravare sulle tasche degli utenti”.
All’ordine del giorno, figurano anche le variazioni al Bilancio di Previsione 2013 e la rinegoziazione del mutuo con la Banca Popolare dell’Emilia Romagna.