Anche il comune di Santa Maria a Vico aderisce alla campagna per “La legalità contro il gioco d’azzardo e le sue conseguenze”, avviata da “Scuola delle buone pratiche”. Il manifesto di allarme dei sindaci riferisce che il gioco produce circa 80 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di tasse, 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate, 15 milioni di giocatori abituali, 2 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici , 5-6 miliardi l’anno necessari per curare i dipendenti dal gioco patologico. “Sono dati drammatici, quello della ludopatia è un problema che riguarda anche il nostro territorio. È importante capire come i Comuni possono intervenire per governare il fenomeno. – lo riferisce l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Santa Maria a Vico, Veronica Biondo- Una vera e propria forma di dipendenza che incide sulla qualità di vita familiare, affettiva ed economica, sono tante le famiglie ridotte al lastrico a causa di una dipendenza chiamata impropriamente ‘gioco’. L’azzardo non è un gioco è una malattia e va trattata come tale”. “Dal manifesto dei sindaci emerge una volontà comune di affrontare il problema della dipendenza dal gioco, fondamentale punto di partenza per aprire un confronto tra gli operatori del settore, bisogna creare una rete sui territori con associazioni, volontari, polizia e forze dell’ordine per attivare iniziative di sensibilizzazione, attività di controllo, di prevenzione e di contrasto”. Così il primo cittadino Andrea Pirozzi. I sindaci che hanno aderito chiedono “Una nuova legge nazionale, fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione e un’attività di prevenzione e cura; chiedono leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni per la cura dei giocatori patologici, per la prevenzione dai rischi del gioco d’azzardo, per il sostegno alle azioni degli Enti locali. Chiedono che sia Consentito il potere di ordinanza dei Sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili, e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo”.