Anche Rosciano, dopo le Borgate Alte e San Marco, lamenta carenza idrica; i residenti della piccola frazione di Santa Maria a Vico riferiscono che dal rubinetto scende un filo d’acqua paragonabile a un filo di cotone. “Siamo ad aprile e già si è presentato questo problema figuriamoci nei prossimi mesi. Le caldaie non partono ed è impossibile farsi una doccia dopo una giornata di lavoro. In questi giorni ci recheremo dal sindaco per ricordargli il problema”. È il lamento unanime delle famiglie che vivono questo disagio, da quanto affermano sono cinque giorni che perdura questa situazione. Le famiglie interessate particolarmente da questa ennesima crisi idrica sono otto e abitano quasi tutte in piazza Rosciano. “I lavori di potenziamento dell’erogazione idrica erano iniziati dopo l’elezione della giunta Pirozzi, – continuano i residenti- e furono sospesi, così come ci avevano detto, per far sì che si svolgessero i festeggiamenti della festa patronale che si celebra il mese di luglio, ad oggi non sono stati mai ripresi. Il primo step dei lavori è stato eseguito nella zona alta di Rosciano: noi siamo ancora in attesa”. Ogni campagna elettorale ha il suo cavallo di battaglia e tutti quelli che sono passati sui palchi a Rosciano, durante l’ultima tornata delle amministrative, hanno promesso il potenziamento della portata idrica, a dimostrazione di quanto fosse sentito il problema. Metà promessa è stata mantenuta dall’attuale amministrazione, i residenti di Rosciano aspettano l’altra metà e sperano che accada prima dell’inizio dell’estate, affinché la stagione estiva non diventi un incubo come succede ormai da troppi anni.
Giusy de Simone