“Lo stato ha istituito la “Giornata della memoria per le vittime della mafia” per ricordare chi è stato strappato alla vita dalla violenza mafiosa. Ci sono vedovi, orfani, madri, padri e fratelli delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un’emozione forte e ci sono parenti di vittime sconosciute il cui nome dice poco o nulla. Per questo è un dovere civile ricordare tutti. Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell’Italia intera.- Così il sindaco di Santa Maria a Vico, Andrea Pirozzi, rivolgendosi ai ragazzi che hanno partecipato alla marcia per la legalità.- La lotta alla mafia riguarda ognuno di noi, contro la criminalità organizzata sono stati fatti passi da gigante ma la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa. La mafia di oggi non è più quella delle stragi, ma è silenziosa, agisce nell’ombra per far sì che si possa vivere con apparente tranquillità, mentre il malaffare continua: dallo spaccio di droga al traffico di rifiuti, dal racket agli appalti, la malavita organizzata cerca di tenere politica e popolo sotto controllo. Come reagire? Lottando e ricordando chi ha lottato, perché solo la storia può darci qualche esempio da seguire e quegli esempi hanno un nome : Falcone, Borsellino, Imposimato, Mattarella, Dalla Chiesa e tantissimi altri. Non abbiate paura di denunciare e di agire da persone libere, cari ragazzi vi esorto a non avere paura e a vivere con dignità, che è il fondamento autentico della libertà”. Gli interventi delle D.S Pina Sgambato e Carmen Crisci sono stati incentrati sulla grande responsabilità che ha la scuola nella costruzione di una cultura improntata ai valori del rispetto della legalità. La marcia di “Insieme Camminiamo…… per educarci ed educare …alla Legalita, alla Solidarietà, alla Giustizia e alla Pace” è partita dal plesso Bachelet, dove è stata accesa la fiaccola, per riunirsi poi tutti in Piazza Roma dove è stato srotolato un lenzuolo bianco da una finestra centrale del Plesso Leopardi. Più di mille ragazzi hanno sfilato con musica, colori, sorrisi, canti e balli lungo le strade del paese per esprimere il bisogno urgente di una nuova cultura nonviolenta. La manifestazione è terminata con un volo di palloncini colorati.