Boccata d’ossigeno per le casse del Comune di Santa Maria Capua Vetere. Dal 1 settembre, come stabilito dalla legge di stabilità 2015, i costi relativi ai fitti per gli uffici giudiziari in città sono stati presi in carico direttamente dal Ministero della Giustizia. Si tratta di un traguardo fondamentale per l’amministrazione comunale sammaritana, così come per tutti i Comuni italiani sedi di tribunale, finora costretti ad accollarsi i costi degli uffici giudiziari con onerose anticipazioni di spese, rimborsate peraltro parzialmente e con notevoli ritardi. Quanto alle spese di custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria, la legge prevede che possano essere stipulati accordi in sede locale per avvalersi ancora del personale comunale, con parametri per la determinazione dei corrispettivi definiti in una tabella individuata congiuntamente dall’Anci e dal Ministero della Giustizia, i quali hanno anche predisposto uno schema di convenzione quadro (firmata lo scorso 27 agosto dal ministro Orlando e dal presidente dell’Associazione dei Comuni Fassino). “Finalmente – dichiara il sindaco Biagio Di Muro – è stata cancellata un’assurdità normativa che imponeva ai Comuni di accollarsi le spese per il funzionamento della giustizia, che dovrebbero naturalmente competere allo Stato. Era una situazione che penalizzava fortemente i Comuni più piccoli, come il nostro che è sede dell’unico tribunale di Terra di Lavoro e che quindi ne sosteneva le spese per tutta la provincia di Caserta, con la conseguenza che ci è stato impossibile attuare una politica di riduzione delle tasse. Dal 1 settembre l’amministrazione comunale potrà contare su maggiori risorse e su meccanismi finanziari più favorevoli, con la possibilità di incidere positivamente sui servizi offerti ai cittadini e sugli investimenti strutturali per la città”.

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