“Abbiamo insediato un gruppo di lavoro per cercare di mettere in campo delle significative proposte programmatiche per ‘la città che vorremmo’ nel quinquennio 2016 -2021, con l’intento di provare a contribuire ad innalzare il livello del confronto politico locale; infatti, fino ad oggi, esso è stato purtroppo tutto fondato su sterili quanto inutili personalismi, peraltro anche quasi sempre completamente autoreferenziati”. In questo modo Salvatore Mastroianni (lista ‘ora’), Paolo De Riso ( svolta popolare) e Arturo Bolognese (Iniziativa meridionale) a nome dell’Area moderata, hanno indicato il prossimo fine settimana come un weekend pieno di incontri politici per le loro rispettive aggregazioni civiche; tali incontri saranno finalizzati esclusivamente a dar vita ad una bozza programmatica sulla quale avviare un naturale dialogo politico con le altre forze civiche e / o politiche sammaritane, al fine di cercare eventuali convergenze su argomenti concreti che riguardano la città e non solo su nominativi, che per quanto autorevoli, non risultano essere l’elemento principale di una proficua e produttiva sintesi politica per il futuro di S. Maria CV. “Infatti – proseguono Salvatore Mastroianni, Paolo De Riso e Arturo Bolognese – di qui a dieci giorni, nell’ambito di una apposita conferenza stampa, la nostra area politica metterà in campo una serie di proposte programmatiche per la nostra S. Maria; esse non avranno certo l’ambizione di rappresentare un esaustivo programma elettorale, ma saranno elaborate con il semplice intento di voler essere un mero spunto e un naturale contributo ad un auspicabile confronto politico, realizzato nella maniera più ampia e plurale possibile a livello cittadino; infatti, da sempre, siamo fieri e convinti sostenitori del basilare principio democratico secondo il quale i consensi elettorali e le convergenze politiche si chiedono e si ricercano su contenuti programmatici concreti e non sulle simpatie o antipatie personali. Per la serie: oggi tutti parlano prima di nominativi e solo dopo, semmai, indicano le cose da fare; invece noi intendiamo fare l’esatto contrario: prima si cerca l’intesa sulle cose da fare e si discute sull’eventuale strada da seguire, e poi si parla dei nominativi”.

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