“Non consento a nessuno di avanzare anche soltanto l’ipotesi in base alla quale io e l’amministrazione comunale staremmo affrontando, in modo superficiale, la tematica ambientale. Così fosse sarei innanzitutto un padre sciagurato oltre che un pessimo cittadino prima ancora che sindaco. Chi lo afferma, però, mente sapendo di mentire ponendo in essere una inopportuna, quanto inefficace, strumentalizzazione di una tematica rispetto alla quale l’intera città ha il dovere di viaggiare nella stessa direzione”. Sono le parole del sindaco Antonio Mirra a margine di settimane in cui la questione ambientale è stata affrontata dalla fascia tricolore, in maniera meticolosa, su diversi tavoli di confronto: incontro in Commissione speciale ’Terra dei Fuochi’; sopralluogo allo Stir con conseguente istituzione di una consulta finalizzata al monitoraggio costante delle attività dell’impianto; audizione in Regione con i sindaci dei Comuni appartenenti al “Patto per la Terra dei Fuochi”; confronto con i rappresentanti del gruppo cittadino attivo contro l’emergenza roghi; incontro preliminare e interlocutorio con i componenti della commissione consiliare “Ambiente e Sanità”. “La rapida successione di questi confronti – ha spiegato Mirra – mi ha permesso di aggiornare i cittadini prima e i componenti della commissione ambiente poi circa la strada che le istituzioni competenti intendono percorrere per affrontare in generale la tematica. Dai vertici svolti in Regione è emersa la chiara volontà di operare importanti investimenti sia per le tecnologie (droni con telecamere a infrarossi per la visione notturna, due centri di coordinamento) sia per le risorse umane”. “Rispetto alla questione roghi resta ferma l’enorme difficoltà che le singole amministrazioni riscontrano per il controllo del territorio rispetto agli sversamenti illeciti derivanti soprattutto dalla lavorazione in nero e rispetto al fenomeno, altamente criminale, dell’incendio di tali sversamenti. Per queste ragioni appare indispensabile un proficuo confronto finalizzato ad implementare quella sinergia interistituzionale per affrontare, in maniera efficace, la vicenda”. “In merito all’impianto Stir – ha sottolineato Mirra – ho effettuato recentemente un accesso; a breve partiranno i lavori per la realizzazione di tre impianti per l’abbattimento degli odori. Importante è stata anche l’istituzione di una consulta finalizzata al continuo monitoraggio dell’impianto che si riunirà mensilmente presso il Comune di Santa Maria Capua Vetere; inoltre lunedì proporrò alla commissione consiliare di effettuare un sopralluogo, tutti insieme, all’impianto Stir per un’ulteriore verifica. Sulla paventata possibilità, invece, di realizzare un impianto di digestione anaerobica o di compostaggio resta ferma la totale e assoluta opposizione alla ubicazione di ulteriori impianti per il trattamento dei rifiuti nelle adiacenze dello Stir. Il tutto a tutela della città e della popolazione carceraria che vive a distanza di pochi metri dall’impianto”. “Di tutto questo sono stati informati i cittadini che ho incontrato nel pomeriggio di giovedì ma soprattutto i componenti della commissione ‘Ambiente’ con i quali, venerdì mattina, ho voluto dialogare sia in maniera preliminare, per un aggiornamento dei lavori svolti in queste settimane, che in maniera propedeutica alla prima riunione della stessa commissione che si terrà, in accordo con tutti i consiglieri componenti, nella giornata di lunedì 19 settembre. L’incontro interlocutorio di venerdì, è opportuno purtroppo precisarlo, si è reso necessario per affrontare la riunione di domani con cognizione di causa e con una informazione completa in merito a quanto svolto negli ultimi tempi. L’attacco di parte all’indirizzo del presidente della commissione Carlo Russo risulta evidentemente inopportuno e ingiustificato dal momento che, su mia personale richiesta e in accordo proprio con tutti i componenti, venerdì si è optato per la soluzione di un incontro preliminare nel corso del quale ho a lungo aggiornato i componenti sulle attività svolte, alla presenza anche di cittadini e di alcuni giornalisti”. “Nella seduta di venerdì abbiamo discusso anche degli incresciosi fatti che si erano registrati nella notte precedente: i tre episodi di rifiuti bruciati (parliamo di rsu regolarmente conferiti all’esterno delle abitazioni in attesa di essere raccolti) in tre zone diverse della città esulano dal discorso dell’emergenza roghi; a mio personale parere non vanno inquadrati semplicemente come fenomeni di vandalismo delinquenziale ma mirano chiaramente a destabilizzare l’ambiente su tale tematica. La città, in questo, deve essere unita ed evitare di farsi strumentalizzare. Abbiamo il dovere di evitare demagogia e populismo. Chi adotta tali pratiche delittuose spero che si troverà presto in galera. Il gesto compiuto non rappresenta altro che un danno alla salute dei cittadini e all’immagine della città”.

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