Quando si presenta una situazione grave compaiono abitualmente gli sciacalli. Quando le situazioni riguardano le città purtroppo frequentemente si assiste alla tristezza dello sciacallaggio politico. In occasione dell’incendio dello Stir il Pd sammaritano, perfettamente consapevole che eventuali responsabilità siano da ricercare altrove, pensa di cavalcare la giusta preoccupazione dei sammaritani chiedendo le dimissioni del Sindaco, pur sapendo bene quali siano gli stretti confini delle competenze e dei poteri comunali in tale situazione. I rappresentanti del Pd sammaritano preferiscono questo tipo di linea invece di considerare responsabilmente che questa Città dovrebbe essere unita per chiedere finalmente con forza quello che formalmente non è stato mai chiesto se non da questa Amministrazione e cioè la futura delocalizzazione dell’impianto; hanno partecipato alle riunioni con le quali l’amministrazione con forza ha chiesto alla Gisec, indipendentemente dalle certificazioni antincendio e dalle indagini della Procura a cui si è fatto ricorso con denuncia e nomina di un legale, un rafforzamento del sistema antincendio dei depositi interessati dall’incendio. Del resto il Pd manifesta la solita coerenza e visione politica: dimissioni del Sindaco Mirra se si rompe una condotta di 50 anni, dimissioni del Sindaco Mirra se brucia un rifiuto in un impianto su cui non ha competenza; mi ha meravigliato la mancata richiesta di dimissioni per il forte caldo di questa estate, ma certamente arriverà, dal PD sammaritano, qualcosa di simile. A proposito del giudizio sull’incompetenza altrui, il Pd valuti le sue esperienze amministrative e rifletta sul fatto che le stesse sono state attentamente valutate dai cittadini sammaritani alle elezioni del 2016. Il futuro, fortunatamente, è nelle mani del Signore. Questi sono solo sciacalletti.
Il Sindaco di Santa Maria Capua Vetere
Antonio Mirra