E’ sempre più scontro aperto tra ITALIA VICTRIX, rappresentata dal segretario nazionale Orlando Cioffi (in foto) e il sindaco di Sant’Arpino, Giuseppe Dell’Aversana. Oggetto del contendere sono le modalità di passaggio di cantiere a cui devono essere sottoposti i lavoratori che il 31/12/18 hanno terminato il rapporto di lavoro con la Multiservice Ecoatellana srl. Il Comune di S. Arpino ha provveduto all’affidamento del servizio di spazzamento, manutenzione, verde ed illuminazione a terzi. Nello specifico ha affidato il servizio d’illuminazione alla DR. Impianto che sembrerebbe non avere i requisiti per partecipare alla procedura negoziale e quindi non poteva assolutamente aggiudicarsi alcuna gara d’appalto. Proprio tale anomalia è una delle principali perplessità del sindacato e dubbi ne sorgono sulla trasparenza dell’operazione anche alla luce del mancato incontro con le parti sociali seppur più volte richiesto. Tuttavia dopo varie insistenze, il segretario nazionale di ITALIA VICTRIX, Cioffi Orlando, è stato ricevuto il 2 Gennaio in maniera informale dall’ufficio ambiente del Comune di S. Arpino. In quell’occasione veniva informato che l’appalto aveva una copertura economica di 35.000 euro spalmata su 6 mesi di affidamento del servizio. Cosa incredibile che la DR impianti risulta di aver posto una condizione, ovvero quello di utilizzare la forza lavoro anche in altri Comuni dove opera o potrebbe operare. Vale a dire che si perpetra una grave truffa ai danni delle casse comunali, in quanto si reperisce fondi in garanzia del servizio da sostenere sul territorio di S. Arpino e la copertura stipendiale per poi utilizzare quella stessa unità anche su un altro Comune. Si è fuori, quindi, da ogni logica di trattativa e di parametri previsti da un passaggio di cantiere. Il 2 Gennaio si è avuto la risposta perchè il sindaco Dell’aversana non ha mai voluto un confronto ufficiale con le parti sociali. Nell’incontro informale si era dato un termine, per altro non rispettato, per ripristinare la situazione e portare la procedura nei margini di legalità e trasparenza in un incontro ufficiale. Ciò non è avvenuto e il destino della forza lavoro è appesa ad un filo per la grave irresponsabilità ed incompetenza dimostrata da una figura istituzionale e che rappresenta la cittadinanza di S. Arpino. Nel frattempo si prepareranno ricorsi ed impugnative legali per evitare il danno alla beffa.