Pensavamo di aver visto di tutto e di più. E che ci fosse un limite alla decenza. Ci eravamo sbagliati. Finora nella nostra attività giornalistica non ci eravamo mai imbattuti in consiglieri che non conoscono nemmeno il regolamento consiliare del Comune dove sono in carica. Conoscendo i “soggetti” non li abbiamo mai considerati dei De Gasperi o delle Nilde Iotti (avercene!) ma non avremmo nemmeno immaginato che Mimmo Iovinella e Speranza Belardo fossero così ignoranti sotto il profilo istituzionale. I due politicamente sono una coppia di fatto. Ci fanno venire in mente gli inseparabili, noti pappagallini africani che piacciono a grandi e piccini. Stavolta però Iovinella e Belardo hanno fatto la figura dei polli. Con tutto il rispetto nei confronti dei polli.

Hanno annunciato la costituzione del gruppo Pd in Assise con la conseguente fuoriuscita da Speranza e Futuro per Sant’Arpino. Di primo acchito non credevamo ai nostri occhi. Poi abbiamo avuto conferma che non stavamo sognando. Tutto vero. Iovinella e Belardo non sanno neppure che il regolamento consiliare non consente la nascita di gruppi politici. L’articolo 55 (link in calce al pezzo) recita testualmente: “Coloro che non intendono aderire al gruppo nella cui lista sono stati eletti o che fuoriescano durante il mandato sono considerati come appartenenti ad un gruppo misto…”. Nel dubbio abbiamo chiamato alcuni scolari di prima elementare per chiedere una consulenza sul significato dell’articolo 55. Sapete cosa ci hanno risposto all’uniscono i discenti? “Iovinella e Belardo sono ciucci”. Essendo bambini di 6 anni non hanno aggiunto “ciucci dal punto di vista istituzionale”. Lo precisiamo noi.

Ma la figuraccia “regolamentare” rispetto alla ciucciaggine politica è una bazzecola. Gli inseparabili hanno comunicato la loro intenzione di dar vita al gruppo Pd. Lasciamo perdere l’illegittimità dell’atto. Iovinella ci ha abituato a pignoramenti dello stipendio di assessore e alle doppie o triple indennità di carica. Rimaniamo sul piano politico. L’annuncio è talmente esilarante e ridicolo che ci siamo scompisciati dalle risate. Iovinella ex “Mister 5mila” e Belardo “Bernadette” rappresentano loro il Pd di Sant’Arpino. Siamo scoppiati a ridere così tanto che non siamo riusciti a trattenere le lacrime. Fanno parte del Pd locale il sindaco Giuseppe Dell’Aversana, tutti gli assessori e praticamente tutti i consiglieri di maggioranza. Forse Sant’Arpino è l’unico Comune d’Italia in cui l’amministrazione è retta da un monocolore Pd. Nonostante ciò Iovinella e Belardo vorrebbero far credere di incarnare loro il partito. Ci verrebbe da dire: chiamate la neuro. Ma forse gli inseparabili, pappagallini gracili, avranno preso delle brutte sbandate durante queste giornate di freddo e forte vento.

Torneranno in gabbia quando il neo segretario provinciale dem Emiddio Cimmino li richiamerà all’ordine. Il suo riferimento sarà ovviamente il sindaco Dell’Aversana e gli altri esponenti della maggioranza. Peraltro è impossibile che per i vertici del partito il riferimento politico possa essere il duo Iovinella-Belardo dopo che hanno abbandonato la maggioranza a trazione Pd. Come annunciato da Campania Notizie per l’ex “Mister 5mila e “Bernadette” si profila un ritorno al passato che fa rabbrividire. L’accordo sottobanco con il consigliere Maria Rosaria Coppola “La Manesca”, anch’ella passata in minoranza, e con l’ex primo cittadino Eugenio Di Santo è venuto a galla. Non esprimiamo giudizi politici sulla Coppola perché non è responsabile delle sue scelte. È telecomandata dallo zio Salvatore Compagnone “Sandokan-Kabir Bedi”. Il potente funzionario comunale ha consolidate “affinità elettive”, direbbe Goethe, con Di Santo. I cinque, ci mettiamo pure Coppola e Belardo solo per fare numero, già stanno gettando le basi per le prossime comunali.

Ieri sera in via Martiri Atellani presso lo studio legale della Belardo si è tenuto un altro incontro tra lei, Iovinella e la Coppola. Faranno una battaglia comune all’opposizione assieme a Maria Rosaria Di Santo. Si sono messi in un vicolo cieco e buio perché il sindaco Dell’Aversana è corso ai ripari. E ha impedito il golpe. Dopo anni di ambiguità finalmente Elpidio Maisto e Giuseppa Dreia di Sant’Arpino al Centro entrano ufficialmente in maggioranza. La squadra che sosterrà il primo cittadino resterà numericamente consistente e sarà politicamente anche più compatta di prima. Sulla mossa di Dell’Aversana nulla quaestio. Scelta che va nella direzione della trasparenza e chiarezza politico-amministrativa. Un inciso: informiamo Iovinella e Belardo che anche Maisto e Dreia sono del Pd. Ci spiace dirlo ma siete la minoranza della minoranza anche nel partito. Il sindaco Dell’Aversana si è spostato dalla linea di tiro dei cecchini Di Santo-Compagnone con la quadratura del cerchio anche in merito alla giunta. In carica e con le stesse deleghe resteranno tutti gli attuali assessori. Al posto di Iovinella entrerà uno tra Ernesto Di Serio, Gennaro Capasso e Gennaro Vitale. I primi due sono architetti. Hanno un profilo tecnico-politico e le competenze per ricoprire la carica di assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica. Il dottore Vitale è una persona perbene e leale. Anche lui sarebbe un ottimo assessore.

A prescindere dal nome il successore di Iovinella ha una fortuna unica: pure se dovesse restarsene con le mani in mano farebbe meglio del suo predecessore. Iovinella ha fatto solo guai. Grossi.

Mario De Michele

 

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