SAN NICOLA LA STRADA – “Le dichiarazioni del Ministro Fornero sono inaccettabili nei confronti poi, di una generazione che è stata costretta ad essere disposta a tutto pur di lavorare”. Lo afferma in una nota Pierluigi Schiavone, giovane esponente di Grande Sud, partito che fa capo all’On. Gianfranco Miccichè, che risponde a muso duro alle affermazione del Ministro del Lavoro sul fatto che i giovani non debbano essere troppo “selettivi” sulle prime offerte di lavoro.

“Non posso certo” – continua Schiavone – “avallare giovani che non si impegnano negli studi o non si sforzano di cercare un lavoro, ma credo che il Ministro, se si limita a guardare solo in questa direzione, ha una visione parziale del problema. La nostra generazione non è da considerare “fannullona”, poiché figlia di un passato che ha portato alla situazione attuale. Figlia di un ‘68 che ha portato avanti l’idea che tutti dovessero studiare e avessero il diritto di laurearsi ed oggi ci ritroviamo un sistema universitario antiquato e senza collegamenti diretti al mondo del lavoro e tanti giovani talentuosi costretti a emigrare all’estero in cerca di un inserimento in un dignitoso ambito lavorativo portando la loro preparazione ad aziende straniere invece che a quelle italiane. In quell’ambito lavorativo che qui in Italia è sempre meno dignitoso perché, al contrario di quel che afferma il Ministro Fornero non siamo “Choosy”, se alla nostra generazione si offrono tirocini gratuiti, contratti fasulli, orari impossibili, mansioni estranee alle competenze acquisite, assenza di diritti in caso di malattia e maternità, mancanza di indennità di disoccupazione tutto questo nonostante i falsi proclami della Riforma del lavoro. Infatti, – aggiunge Schiavone – oggi non si vivono più gli anni d’oro del boom economico e i giovani hanno molte meno opportunità non dico di avere una carica dirigenziale ma proprio di aver un lavoro retribuito che possa permettere di crearsi una famiglia. Quindi, – conclude l’esponente del partito arancione – in questo contesto con laureati costretti a fare un lavoro finto o un’esperienza che si consuma tra fotocopie e call center, il Ministro Fornero farebbe meglio a colmare le lacune dell’inefficienza della politica del lavoro, affinché ci siano reali attività di formazione e assistenza alla ricerca di nuove opportunità lavorative per la nostra generazione.. molto poco “choosy”!”.

 

Nunzio De Pinto

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