Il dott. Emilio Iannotta, pediatra di famiglia delegato della Federazione Italiana Medici Pediatri (F.I.M.P.) per il Distretto Sanitario 15 dell’ASL di Caserta, comunica, al fine di evitare, per quanto possibile, disservizi e inutili attese, che i pediatri titolari di convenzione del Distretto 15 aderiscono allo sciopero che oggi 16 dicembre riguarderà tutta la medicina, ospedaliera e del territorio, a difesa del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). “Ci teniamo ad informare la cittadinanza, i pazienti e le Istituzioni del territorio– afferma il dott. Iannotta- che quello di oggi non è uno sciopero per rivendicare per noi stessi miglioramenti contrattuali, economici o normativi. Vuole invece essere un forte segnale alla classe politica e al Governo affinchè vengano mantenuti saldi i principi che sono alla base della legge istitutiva del nostro Servizio Sanitario Nazionale che non possono e non devono essere scardinati per seguire soluzioni miopi frutto di una visione ragionieristica dello Stato. Con la scelta sofferta dello sciopero intendiamo lanciare un grido d’allarme rivolto alle classi dirigenti del Paese e alle famiglie per il futuro del sistema delle cure nel nostro Paese e per la sua sostenibilità, a garanzia del mantenimento di un’assistenza sanitaria pubblica, universale e solidale.

I pediatri di famiglia sostengono la necessità di difendere il SSN pubblico da una incipiente tendenza verso la privatizzazione, considerato che sono sempre meno le risorse destinate al SSN, sempre meno i servizi, le prestazioni e i farmaci erogabili in convenzione ai pazienti, sempre più pesante il carico burocratico imposto ai medici pubblici che rischiano di dedicare maggior tempo a circolari e formalità che alla cura attenta dei propri assistiti.

Inoltre, -continua il dott. Iannotta- con lo sciopero rivendichiamo l’opportunità di superare le differenze regionali nei modelli di assistenza al cittadino, perché non possiamo avere una sanità pubblica diversa per ogni regione, con ricadute evidenti sul finanziamento dello Stato e, quindi, sulla qualità delle cure.

Ancora rivendichiamo un profondo cambiamento nella gestione e nella programmazione del SSN che non può continuare ad essere devoluto alla politica tenendo fuori la classe medica, che, invece, non dovendo rincorrere consenso elettorale, sicuramente meglio potrebbe assicurare qualità delle cure e sostenibilità economica del sistema.

Infine con lo sciopero vogliamo sollecitare una attenta politica pensionistica, il rispetto degli orari di lavoro e dei contratti, la copertura dei posti carenti negli ospedali, al fine di favorire l’inserimento nell’attività occupazionale dei giovani medici.

In ogni caso– conclude il dott. Iannotta- cercheremo di limitare per quanto possibile i disservizi, avvertendo i singoli pazienti e spostando gli appuntamenti, e assicureremo le prestazioni urgenti.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui