CASTEL VOLTURNO – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Ciro Scocca esponente di Sel a Castelvolturno sulle bonifiche. “Come altre città della nostra provincia, Castel Volturno rappresenta parte delle contraddizioni di Terra di lavoro, del nostro popolo, insieme a potenzialità enormi dal punto di vista socio culturale ed economico. Andrebbe ricordata la storia di questo straordinario territorio, costellata di episodi di saccheggi e conquiste ma anche di generosi tentativi di rilanciare un popolo ed un’ economia che potrebbero rappresentare un volano per l’intera Terra di Lavoro.
Sembra però che Barbari e Saraceni non abbiano intenzione di abbandonare la città anzi siano pronti a depredarla ancora mortificando le sue bellezze e la sua invidiata posizione strategica sul mare, a ridosso della pineta. Indubbiamente non è un bel biglietto da visita essere cittadini di una citta dove ben due amministrazioni sono decadute per infiltrazioni camorristiche, ma nelle more di futuri scenari abbiamo la possibilità concreta di poter vivere un passaggio che non deve essere un semplice cambio di staffetta. Ma dobbiamo vigilare perche nell’aria si respira l’odore di un temporale che preannuncia tempi difficili per tutti noi. Oggi siamo dinnanzi un bivio e lo dimostra il fermento crescente di chi chiede risposte celeri ma dobbiamo evitare a tutti i costi che le ombre di un passato che non vuole cedere il passo alla luce del sole ritorni a rialzare la temperatura dello scontro e della divisione sociale. Questa città non vuole e non deve affogare nella melma, e nelle macerie del qualunquismo, e noi tutti abbiamo la responsabilità morale di combattere le strumentalizzazioni e quanti vogliono salire sul carro dei vincitori per sovvertire le masse, per dividere e sminuzzare quanto di più buono ed alto e dobbiamo avere ben chiaro in testa che se oggi viviamo in questo avvilente degrado è colpa di una certa politica che per anni non ha puntato al rilancio dell’economia e ha permesso a persone senza scrupoli di percorrere la strada più semplice e più immediatamente redditizia, ed è sotto gli occhi di tutti come una parte dell’ imprenditoria senza regole ha ridotto le distese sterminate di terra massacrata dall’inquinamento e un litorale marittimo agonizzante nonostante gli sforzi dei balneari. Indubbiamente Sinistra Ecologia e Libertà, è un movimento giovane, che a detta di qualcuno non ha memoria storica ma di fatto sente fortemente la responsabilità dei tanti cittadini e persone che per anni sono rimaste inascoltate e proprio perché intende dare il suo contributo, ha operato su tutto il territorio Campano per meglio capire meccanismi e eccellenze cosi da poter arricchire il contenitore di esperienze e dei saperi anche per proporre e risolvere le problematiche nel territorio. Nel merito, questo Circolo Cittadino per mezzo di Ortis Mavrokefalos (Responsabile Ambiente e Territorio) ha espresso proposte concrete agli Stati Generali della Green Economy e alla Conferenza Mondiale RIO20 per risolvere le questioni annose delle bonifiche, dell’inquinamento delle falde, e di tutto quanto può essere utile per il nostro territorio, nella continuità di quanto denunciato all’On. Grazia Francescato nella Manifestazione contro il degrado. La posizione di questo Circolo in merito alle bonifiche è semplice. Innanzitutto abbiamo chiesto al Commissario l’istituzione di una Task Force che rappresenti le eccellenze della Campania, anche in considerazione che essendo stati commissariati per infiltrazioni camorristiche, riteniamo che i partecipanti debbano essere super partes e quindi immuni da responsabilità di quanto vissuto sul territorio di castel volturno, e privi di conflitti di interessi di qualunque tipo. Inoltre abbiamo espresso la volontà di attuare le bonifiche ma solo dopo la caratterizzazione dei suoli e delle falde acquifere e dopo aver avuto ben chiara la valutazione del rischio, esattamente sulla scia di quanto espresso dal Coordinamento Comitato Fuochi. Non solo ma onde evitare, come è già avvenuto altrove, che si paghi per la bonifica chi ha sporcato, e, nell’attesa che la magistratura faccia il suo corso nel merito, la maggior tutela di trasparenza potrà essere garantita solo se tutte le operazioni di bonifica saranno monitorate dalla suddetta task force, e, seppur eseguite da manodopera locale, le ditte appaltate dovranno essere certificate e, prive di legami con politici e imprese del posto. Infatti, come affermato da Arturo Scotto, Coordinatore Regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, “le nostre terre sono state rese invivibili per colpa di criminali inquinatori mafiosi e da colletti bianchi collusi”.In ultima analisi, non ha alcun senso avviare le bonifiche se prima non si ferma lo sversamento abusivo, diversamente, sarebbero soldi sprecati!”