Ho evitato, fino ad ora, di esprimere pubblicamente una compiuta valutazione sull’esito elettorale della lista «L’Altra Europa con Tsipras» e, sopra ogni cosa, sul dibattito suscitato dalle dichiarazioni di alcuni importanti protagonisti di quell’esperienza. Prima di farlo, infatti, avevo e ho intenzione, per quel poco che possa contare il mio punto di vista, di attendere l’esito dei lavori della Presidenza nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà (prevista per domani a Roma). Tuttavia, di fronte all’indecente aggressione subita da Gennaro Migliore in queste ore, credo di non poter attendere oltre per esprimere tutta la mia umana solidarietà al capogruppo alla Camera di SEL.
Se ho ben capito la sua proposta, essa non mi convince affatto, la ritengo un errore politico, credo il nostro destino non sia nel Partito Democratico. Ma una qualsivoglia valutazione di merito non mi autorizza certo a insultarlo, accostarne il nome e l’immagine a icone infamanti, o addirittura a svilirne la riflessione al puro e semplice degrado opportunistico. Quanto invece sta avvenendo è assolutamente intollerabile. La sinistra non può avere nulla a che vedere con questi scatenati squadristi del web che pretenderebbero di testimoniare la bontà del proprio punto di vista negando le ragioni degli altri. I loro insulti non sono espressione di forza, ma il segno evidente della debolezza di chi non ha altre armi, se quella di erigere i cavalli di Frisia della contumelia per timore, magari, di poter essere colti da qualche dubbio. Sono dei cialtroni, un mucchio selvaggio che non ammette la diversità e rifiuta l’ascolto dell’altro.
Questa non è la sinistra, almeno non quella che vorrei, ma solo un’edulcorata versione del grillismo, modificata geneticamente con innesto antagonista e girotondino (a seconda delle generazioni), in ogni caso priva di qualsiasi senso della realtà.
Gianni Cerchia
(Coordinatore Sinistra Ecologia Libertà Federazione di Caserta)