CASERTA – Nella mattina di oggi, 26 gennaio, presso la sede di Caserta della Federazione Provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, si è tenuta l’annunciata conferenza stampa di presentazione dei candidati casertani alla Camera e al Senato nelle prossime elezioni politiche. Oltre ai vari candidati e attivisti del movimento di Vendola, erano presenti il Coordinatore provinciale Pietro Di Sarno e il Coordinatore cittadino del Circolo di Caserta Lorenzo Riviello.
Pietro di Sarno ha tenuto in apertura a sottolineare che con il prossimo appuntamento elettorale SEL, nato appena tre anni fa, porta a compimento il suo percorso politico, che è quello di portare in Parlamento una sinistra con vocazione maggioritaria e di governo, in grado di dare concretezza ad istanze ed esigenze sociali che le passate esperienze minoritarie e frazionistiche avevano avvilito e rese evanescenti.
Su molti temi, come quello del reddito minimo garantito, da tempo portato avanti da questa federazione, Di Sarno ha considerato positivamente il fatto che lo stesso PD, per bocca del suo Segretario Bersani, ha fatto propria l’istanza di avviare un percorso legislativo in grado di introdurre un salario sociale minimo contro le precarietà e a sostegno delle fasce emarginate dai processi produttivi.
Annunciando poi la presenza di Vendola per il giorno 31 gennaio a Caserta al Teatro Izzo, Di Sarno considera rilevante il fatto che il leader di SEL abbia voluto iniziare proprio da Caserta la campagna elettorale, e si sia candidato capolista a Campania 2. Un messaggio di impegno politico a favore di una Regione e una provincia angustiata da molteplici e gravi problematiche, in particolare occupazionali e di devastazione ambientale, che fanno ben sperare che nell’agenda politica del prossimo governo di centro-sinistra i drammi e le criticità di questa provincia possano trovare un posto prioritario.
Una provincia, quella di Caserta, dove la tanto strombazzata filiera istituzionale di centro-destra, è stata in grado di fare solo annunci e vuoti proclami, senza procedere a nessuna risoluzione dei tanti mali presenti. Una provincia dove è necessario che il problema della bonifica ambientale passi dalla fase di progetto a quella della operatività, e dove il contrasto tra salute e lavoro, non meno che a Taranto, trova qui da noi un esempio eclatante nella realizzazione del Policlinico, connesso al contesto delle cave e della bonifica di Lo Uttaro.
Nel chiudere il suo interno il coordinatore provinciale di SEL ha rimarcato che la scelta dei candidati avvenuta tramite le primarie privilegia uomini e donne da anni impegnate sui temi sociali e di riscatto dei nostri territori, ed ha come comune denominatore quello di consentire il successo di un partito che avrà molto da dire e da fare nel prossimo parlamento nazionale.
Lorenzo Riviello, dal canto suo, ha rimarcato lo spirito delle candidature che, a prescindere dai nomi e dalle localizzazioni provinciali, persegue l’unico obiettivo di privilegiare le idee, i programmi e la capacità realizzativa degli stessi, senza personalismi e antagonismi, come invece si è verificato in quasi tutte le altre liste di partito.