“Il sequestro dell’area ‘ex Pozzi Ginori’ nel comune di Calvi Risorta disposto dall’autorità giudiziaria conferma i timori dei tanti cittadini che negli anni hanno denunciano il grave stato di inquinamento dei luoghi, e al contempo ripropone l’irrisolto dramma della lentezza con cui politica e istituzioni si muovono quando c’è da intervenire su messa in sicurezza e bonifica dei siti inquinati”. Lo dice Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Ambiente. “L’area ex Pozzi Ginori pur essendo presente dal 2005 nella lista dei siti potenzialmente inquinati del Piano Regionale di bonifica – sottolinea Viglione – non ha visto praticamente mai applicata alcune misura concreta almeno di messa in sicurezza del sito”. “Misure che al di là di ogni ragionevole dubbio – evidenzia il consigliere – dovrebbero essere ispirate da un principio tanto semplice quanto fondamentale per i nostri territori come quello della massima precauzione e tutela della salute pubblica e dell’ambiente”. “Risale a pochi mesi una nostra interrogazione rivolta al presidente De Luca e all’assessore all’Ambiente – fa notare – che aveva proprio lo scopo di rendere più tempestiva la pubblicazione delle risultanze dei campionamenti effettuati dall’ARPAC sui vari siti oggetto di scavo e indagine, in modo da predisporre prontamente eventuali interventi di messa in sicurezza piuttosto che bonifica, laddove necessario, ovvero tranquillizzare le comunità in caso di esito negativo delle indagini”. “Constatiamo che ad oggi, questo processo continua ad essere lento e poco trasparente – aggiunge – una sottovalutazione generalizzata che non fa altro che alimentare le sacrosante preoccupazioni delle comunità che poi, quando cercano di manifestarle per il diritto a vivere in un ambiente sano, magari si ritrovano anche ad essere tacciati di allarmismo o accusati di essere dei facinorosi”. “Il sequestro di oggi dell’area ‘ex Pozzi Ginori’, al di là dei risvolti giudiziari – conclude Viglione – con urgenza deve far mettere al primo posto nell’agenda la messa insicurezza e la bonifica dei siti inquinati”.

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