“Noi Diffidiamo…” : è la dura Campagna di comunicazione politica via web, intrapresa dai Giovani Aurunci, i quali hanno inteso diffidare formalmente il Segretario Provinciale, Pasquale Stellato, dei “Giovani Democratici”, invitando correttamente gli organismi regionali per prendere ogni utile iniziativa, a seguito di alcune anomalie e dei veri e propri blitz politici compiuti, a danno dei giovani cittadini di Sessa Aurunca che liberamente volevano aderire al Movimento Politico nazionale. Emerge, ancora una volta, il tentativo di preservare gli equilibri politici del misero gioco delle componenti, una situazione che vede la Comunità democratica casertana dilaniata da assurdi e irrazionali dissidi interni. Azioni e comportamenti che stanno, nei fatti, impedendo la partecipazione alla campagna di adesione per il prossimo tesseramento. Ragazzi, studenti e lavoratori che nel Circolo cittadino si sono visti negare la possibilità di partecipare e dare la propria libera e volontaria disponibilità alla vita del movimento e, soprattutto, a contribuire alla crescita del territorio, grazie al loro impegno riconosciuto e sincero. “Ci chiediamo come un gruppo di giovani, a livello provinciale, possa intraprendere delle scelte che mirano a precludere la possibilità di chi ha voglia di impegnarsi liberamente per il proprio territorio: quali sono i criteri che hanno determinato l’attribuzione di un numero di adesioni diverse e incongrue per ogni circolo della nostra Provincia ? Dove sono promozione, trasparenza, diffusione, e pubblicità? A Sessa Aurunca ci è stato impedito di tesserare ragazzi che sono venuti presso la sezione, uno spettacolo indecoroso soprattutto in una clima di sfiducia verso ogni forma di istituzione politica, ricorrendo ad espedienti che limitano strumentalmente la partecipazione e vergognosamente attentano ai principi di democrazia che sono alla base della nostra organizzazione. Più volte la Segretaria Regionale è intervenuta invitando i vertici Provinciali al buon senso, con la richiesta di garantire criteri oggettivi per la ripartizione delle tessere in coerenza con la dimensione territoriale dei comuni di riferimento, esprimendo anche posizioni forti per l’irregolare mancanza di pubblicità e trasparenza, non essendoci alcun calendario pubblico, ma stavolta è la base di giovani a farsi sentire”.

 

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