NAPOLI. “Il caso D’Ercole, con l’assunzione della nuora del manager della Soresa nell’azienda da lui stesso presieduta, potrebbe essere sola la punta di un iceberg sul quale vale la pena di indagare fino in fondo”. Lancia l’allarme il senatore Vincenzo D’Anna, vicepresidente del gruppo Gal. E lo fa puntando il dito su alcune “voci sospette, trapelate nelle ultime ore, di cui chiedo il pieno accertamento da parte del presidente della giunta regionale Stefano Caldoro”.

“Ci risulta, infatti – denuncia D’Anna – che con la medesima procedura concorsuale, svolta da una seconda società, siano stati assunti in Soresa, oltre alla nuora di D’Ercole, anche altre due persone legate a due dirigenti della finanziaria regionale che si occupa di crediti sanitari e tutti peraltro, in precedenza, fittizi collaboratori della stessa società che ha attuato la procedura concorsuale e già pure in distacco presso Soresa, da almeno un anno”. Inoltre, rincara la dose il parlamentare: “a voler dar retta agli spifferi, come retaggio del passato, permarrebbe la superconsulenza legale di un manager che risulta essere strettamente imparentato con un altro ex dirigente Soresa nonché l’assunzione, come quadro, addirittura della collaboratrice (non laureata) di un altro ex pezzo grosso della finanziaria campana”.

“Il governatore Caldoro non può più fare finta di niente: si muova e accerti i fatti. Penso, infatti, sia giunto il momento di scoperchiare il vaso su chi approfitta della sanità pubblica come fosse il giardino di casa propria, per piazzare affini e congiunti” conclude D’Anna.

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