SAN FELICE A CANCELLO – Riceviamo e pubblichiamo il documento firmato da un gruppo di lavoratori che si occupava del servizio di spazzamento a San Felice a Cancello.
“C’ERA UNA VOLTA LO SPAZZAMENTO “ PARTE III” Tutto ebbe inizio nell’Aprile 2012, quando la nuova amministrazione guidata dal Sindaco Emilio Nuzzo, oggi decaduto, decideva arbitrariamente ed illegittimamente di far gestire il servizio spazzamento ai dipendenti comunali ovvero gli ex LSU.
La motivazione oggi possiamo dire “solo apparente” di quella scelta era : un risparmio per l’Ente di € 30.000,00 annuali.
La verità era altra! Ed ora possiamo affermarlo con certezza: lasciare a casa 12 lavoratori perché se vi fosse stata una legittima gara di appalto e/o affidamento del servizio erano legittimati di diritto ad espletare il servizio spazzamento.
La gestione dello spazzamento scelta da Nuzzo Emilio oltre che adottata in violazione di norme amministrative e penali, non ha comportato nessun risparmio economico. La verità!
Gli ex LSU sono scesi a spazzare le strade svolgendo mansioni diverse da quelle per cui erano stati assunti con la conseguenza che erano privi di qualsivoglia copertura e garanzia assicurativa e dunque in violazione del Dlgs 81/2008 (TU Sicurezza sul Lavoro) ed è per questo che oggi Emilio Nuzzo è iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Santa Maria C. Vetere.
Dunque gestione illegittima e senza alcun risparmio perché veniva presto indetta dall’ Amministrazione un gara per l’affidamento del servizio meccanizzato ovvero “ la spazzatrice” al modico costo di 20 mila euro semestrali dunque € 40.000,00 annui ( altro che risparmio costa 10.000 euro in più!), ad aggiudicarselo la ditta di De Rosa Trasporti e Logistica SRL candidato non eletto con Emilio Nuzzo.
Conseguenze per il paese strade sporche perché ahimè ! La spazzatrice era privilegio solo per alcuni! Infatti strade come Via S. Pertini, Talanico, Via Napoli non hanno mai avuto il piacere di vederla. Certi e fiduciosi che la giustizia farà il suo corso …e non finisce qui…alla prossima”.