“Questo referendum si vince con il voto degli italiani, raccontando esattamente cosa votano votando sì”. Il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione, Marianna Madia, risponde così a Teano a chi le chiede in merito al ruolo dei voti del centrodestra sottolineato dal premier Renzi in vista del referendum. E a margine di una convention ‘Riformare l’Italia per una nuova Europa’ organizzato dal gruppo dell’Alleanza progressista dei Socialisti & democratici al Paramento europeo, spiega cosa cambierà votando sì. “Si vota il superamento del bicameralismo paritario che significa che a data certa si possono approvare le leggi che servono ai bisogni dei cittadini – dice la Madia – si vota la revisione del titolo V e quindi maggiore chiarezza nelle competenze tra Stato e Regioni, una delle ragioni che in questi anni hanno determinato confusione e quindi blocchi delle decisioni verso i cittadini e gli imprenditori”. Ed ancora, “si vota la riduzione dei parlamentari perchè i senatori come ci sono oggi non ci saranno più, il senato sarà composto solo da 100 senatori che sono consiglieri regionali o sindaci”. “Si vota ancora l’abolizione delle province – sottolinea – ecco questo è il merito del referendum”. Non si vota sulla legge elettorale “bisogna chiarirlo” e, mette in chiaro il ministro Marianna Madia, non si tratta neanche di uno scontro congressuale del Pd “anche perché di riforma costituzionale e di superamento del bicameralismo se ne parla addirittura dalla costituente e il Pd neanche c’era”. La priorità, spiega il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, è ora “far capire bene agli italiani cosa si vota, dovranno capire bene attraverso una informazione vera e giusta e non strumentale”. “Sono fiduciosa che sarà un voto che andrà per il meglio – aggiunge – Il nostro dovere è quello di informare al meglio arrivando a quanti più cittadini possibile”.