Il decreto del governo sulla «Terra dei fuochi» è certamente una buona notizia – dichiara Gianni Cerchia neo Coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà – il segno di un interessamento delle istituzioni per il dramma che sta sconvolgendo una parte tanto significativa della provincia di Caserta e del territorio campano.

Tuttavia – prosegue Cerchia – “destano preoccupazione sia l’evanescenza con la quel viene affrontato il nodo delle bonifiche, sia le incertezze (per usare un eufemismo) sui tempi necessari per la perimetrazione delle aree a rischio e la loro riconversione produttiva. Su entrambe – continua Cerchia – le questioni, ha ragione il sindaco di Camigliano, è necessario vigilare e spingere affinché siano individuati i fondi, le necessarie procedure attuative”.

 

Completamente negativo, invece, è il giudizio di Sinistra Ecologia e Libertà della provincia di Caserta sull’uso dell’esercito, quasi che l’emergenza possa essere risolta solo sul piano del controllo eccezionale del territorio. Ma il Sud non è una caserma, né la nostra crisi può essere risolta soltanto con una risposta di tipo genericamente repressivo; la vigilanza del territorio può e deve avvenire, invece, attraverso il potenziamento degli organici della magistratura e delle strutture investigative delle forze dell’ordine — pesantemente colpite in questi anni dai tagli lineari di imposti (talvolta in maniera davvero ottusa) dal rigore di una certa impostazione europea e dei diversi governi nazionali. Da questo punto di vista – conclude Cerchia – l’invocazione dell’esercito assume il sapore di una pura e semplice scorciatoia demagogica.

Venerdì 6 dicembre 2013, la prima riunione postcongressuale della nostra assemblea provinciale sarà in gran parte dedicata alle emergenze della Terra dei fuochi e ai recenti provvedimenti d’urgenza adottati dal governo.

Il 12 dicenbre 2013, a Sessa Aurunca, Sinistra Ecologia e Libertà terrà invece una pubblica iniziativa con l’ On. Claudio FavaEuroparlamentare Sel con l’obiettivo di dare alcune concrete indicazioni di modifica del decreto, in linea con le preoccupazioni che Sel ha già espresso nazionalmente.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui