VALLE AGRICOLA – “Sono pronto a consegnare la fascia tricolore al prefetto di Caserta se entro pochi giorni non verrà ripristinato il servizio pubblico di trasporto locale. E come me, spero anche gli altri amministratori dei comuni matesini”. C’é esasperazione nelle parole di Fernando Pezza, sindaco di Valle Agricola (Caserta),

paesino con 962 abitanti arrampicato sul Matese a settecento metri sul livello del mare, completamente isolato dal resto della provincia dal 23 marzo scorso, giorno in cui il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha dichiarato il fallimento dell’Acms, l’azienda di trasporti pubblici del Casertano. Come Valle Agricola, anche Letino, a quota mille metri, Gallo Matese, San Gregorio Matese, Capriati al Volturno, Prata Sannita, Pratella, Fontegreca, Ciorlano e Ailano restano isolati come in seguito ad una calamità naturale, con gravi disagi per lavoratori e soprattutto per gli studenti che frequentano istituti superiori a Piedimonte. Lunedì un comitato di cittadini ha occupato l’aula consiliare del Comune di Valle chiedendo di sbloccare subito la situazione. Domani pomeriggio alle 17, nella stessa aula, i sindaci dei comuni citati, più quelli di Piedimonte Matese, Gioia Sannitica, San Potito Sannitico, Raviscanina, Castello Matese, Sant’Angelo d’Alife e Alife si riuniranno per stabilire quali iniziative intraprendere, tra cui quella di consegnare le fasce tricolori.

“Solo con iniziative eclatanti – ripete Pezza – potremo attirare l’attenzione delle istituzioni, che fino ad ora hanno mostrato tanta indifferenza, ministero compreso; siamo stati ricevuti due volte dal prefetto di Caserta Carmela Pagano che ha preso tempo in attesa di vedere se si sblocca la trattativa tra Regione, sindacati e l’azienda dei fratelli Esposito (la Clp, si è aggiudicata la gara per il servizio di trasporto pubblico locale, ndr). Ma i cittadini non ce la fanno più”. Al prefetto è stato chiesto di attivare i suoi poteri d’urgenza, “per utilizzare ad esempio i pullman dell’Esercito” spiega il vice-sindaco di Valle Agricola Rocco Landi. “Dal 23 marzo – continua Landi – ci siamo rivolti ad un’azienda di Pietravairano (la Fernandes Bus sas, ndr) per il noleggio di un autobus che ci è costato 330 euro al giorno; anche i genitori di 45 ragazzi iscritti alle superiori hanno contribuito pagando 50 euro al giorno. Abbiamo poi deciso di contribuire ognuno, Comune ed genitori, al 50%, ma si tratta di una spesa cospicua che di questi tempi pesa sui bilanci dell’ente locale e delle famiglie”.

Michele Martuscelli

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