PIEDIMONTE MATESE – Nel giorno in cui si è completato il trasloco, con il trasporto anche dei fascicoli, dall’ex sezione distaccata alla nuova struttura di S.Maria C .V. il consiglio generale dell’ente montano, convocato dal presidente Franco Imperadore, ha approvato un deliberato tramite il quale “chiede al Ministero della Giustizia e alla Presidenza del Tribunale di S. Maria C.V. che vengano immediatamente sospesi tutti i provvedimenti relativi al trasferimento della sezione distaccata di Piedimonte Matese presso il Tribunale sede samaritana”.
Fatti propri e quindi acquisiti una serie di note dell’associazione forense locale , del consiglio ordine degli avvocati(presente con il consigliere –tesoriere Carlo Grillo). “..La chiusura ed il trasferimento della sede distaccata rappresentano un vulnus grave per l’eguaglianza dei cittadini ed una violazione dei precetti costituzionali ed in particolare di quelli portati dall’art. 24 che garantisce l’effettiva tutela del diritto di difesa e dall’art. 25 laddove si distoglierebbe il cittadino dal suo giudice naturale” per cui è “necessario assicurare l’effettività del diritto alla tutela giudiziaria a tutti i cittadini e tale non potrebbe essere quello di una giustizia fisicamente lontana”. La nota-dossier dell’associazione matesina avvocati è stato inviata anche ai sindaci anche prima della seduta di ieri ed ad alcuni parlamentari nazionali : la senatrice Maria Rosaria Rossi, matesina, i deputati Carlo Sarro, ex sindaco di Piedimonte Matese e Pina Picieno di Teano. L’Avv. Cimino, Presidente dell’Associazione Avvocati del Foro di Piedimonte Matese, intervenendo ad inizio seduta ha “ringraziato per la sinergia creatasi tra gli Avvocati e gli Amministratori locali, sia dei Comuni che della Comunità Montana, i quali hanno dimostrato di prestare attenzione ed interesse al grave problema relativo alla soppressione della sezione distaccata di Piedimonte Matese, mentre la gravità della situazione non è stata ancora percepita dai cittadini. Ha Rilevato- si legge nel testo di sintesi approvato dall’assemblea- che, a differenza della politica locale, quella ad alto livello latita, non si è capito che gli svantaggi della soppressione della sezione del Tribunale non riguardano tanto gli Avvocati, abituati a muoversi tra le varie sedi dei Tribunali, ma soprattutto i cittadini, a favore dei quali si sta portando avanti la battaglia al fine di assicurare la permanenza della sezione distaccata a Piedimonte Matese. Proprio perciò ha ringraziato nuovamente gli Amministratori locali, essendo essi rappresentanti e portavoce delle esigenze dei cittadini. Ricorda che sono state approvate numerose leggi per la montagna in vari campi, ma della montagna non si è tenuto conto nel settore della giustizia, nel momento in cui si è deciso di modificare le circoscrizioni delle sedi giudiziarie. Quando la politica a livello alto non ascolta, devono essere i Sindaci e, per il nostro territorio, anche la Comunità Montana a doversi mobilitare. In questo caso, si deve prendere atto che, dietro sollecitazione, gli Amministratori locali sono intervenuti. Cimino ha Chiesto che, come questi ultimi, per la risoluzione del problema intervengano anche le altre istituzioni pubbliche, dalla Provincia in su. Fa presente che alcuni Tribunali, tra i quali Casarano ed Eboli, sono stati prorogati per 5 anni e non si comprende perché la proroga non possa essere accordata anche per Piedimonte Matese. Occorre, quindi, far confluire le forze ed essere compatti. Rammenta che il TAR Puglia ed il TAR Calabria hanno stabilito che i Tribunali locali non possono essere soppressi. Ciò rafforza la convinzione che bisogna essere uniti, efficienti e più rappresentativi nei confronti del Governo”.
Michele Martuscelli